Delft, Gouda, Maastricht e Dordrecht, diventano città magiche in occasione dell’Avvento, quando le luci avvolgono le case, gli alberi scintillano, le renne e gli orsi sono a grandezza naturale, e i mercatini, zeppi di leccornie e oggetti del passato, fanno rivivere le antiche tradizioni e le atmosfere da fiaba..
Con i suoi numerosi canali, gli stretti vicoli, gli edifici medievali e le sue case storiche, Delft è una delle cittadine più belle d’Olanda. Culla del protestantesimo e ricca di edifici di pregio, è conosciuta nel mondo soprattutto per le sue famose porcellane bianche e blu, anche se ormai la maggior parte sono Made in China. I corsi e ricorsi storici. Un tempo la Compagnia delle Indie importava le finissime porcellane Ming, ma ora, di rimando, i cinesi copiano ed esportano quelle della Royal Delft. Quando intorno al 1650 la guerra civile in Cina bloccò quasi completamente la produzione, alcuni artigiani riuscirono a riprodurre ceramiche sottili, rese bianche da uno smalto allo stagno, che venivano decorate poi con motivi d’ispirazione mandarina. Era nata la famosa ceramica Delfts Blauw, blu di Delft, preziosa e inimitabile. La celebre fabbrica, nota tra l’altro per i piatti di Natale, è cardine e vanto della città. Al pari della produzione tradizionale, Delft è rimasta intatta, essenza e memoria storica d’Olanda. Passeggiando tra le sue strade si percepiscono le atmosfere del Secolo d’Oro, epoca di pittori e artisti celebri: primo fra tutti Johannes Vermeer; chi ha letto “La ragazza con l’orecchino di perla” qui ritroverà le luci e i colori, i suoni e i sapori che alimentavano il genio del grande olandese.

La celebre fabbrica, nota tra l’altro per i piatti di Natale, è il cardine e vanto della città. Delft è rimasta intatta, è l’essenza e la memoria storica dell’Olanda e passeggiando tra le sue strade si percepiscono le atmosfere del Secolo d’Oro, di pittori e artisti primo fra tutti il pittore Johannes Vermeer; chi ha letto “La ragazza con l’orecchino di perla” le ritroverà tutte.
Tra i suoi canali, nella Notte delle Luci il 16 dicembre, il mercatino dei ricordi è un vero tuffo nel passato: si ricama al tombolo, si dipingono le porcellane più tradizionali, vengono servite tisane, impagliate sedie, intrecciati cesti e forgiati zoccoli di legno, che in questa notte ritornano ad essere le calzature tipiche e non solo souvenir per turisti. La festa prosegue nel centro Vermeer, uno spazio dove non sono esposte le opere dell’artista, ma che rappresenta l’impronta rivoluzionaria della sua pittura. Qui si possono fare acquisti artistici per raffinati regali “d’autore”.
Sempre nella notte del 16 dicembre nella vicina Gouda, va in scena un altro spettacolo. Nella piazza del Markt, la splendida costruzione della Stadhuis, ritenuto l’esempio perfetto dell’architettura gotico-rinascimentale d’Olanda, viene illuminata a giorno da migliaia di candele con un’emozionante cerimonia seguita anche dai reali olandesi.

Le due cittadine distano tra loro soltanto circa trenta chilometri, ed è quindi possibile vivere entrambi gli eventi. Gli abitanti di Gouda tutti in costume del ‘700 sono gli attori protagonisti della rappresentazione con un calendario ricco di eventi. I festeggiamenti si prolungano fino al 3 gennaio con le installazioni luminose create da artisti di tutto il mondo in un perfetto connubio di tradizione e innovazione.
Maastricht, diventata famosa per il trattato che ha sancito la nascita della U.E., nel il periodo natalizio assume atmosfere festose con l’evento “Winterland Maastricht”:
Dal 28 november 2009 al 3 gennaio 2010 la piazza centrale della città “Vrijthof” diventa un grande paesaggio invernale pieno di luci scintillanti, alberi illuminati, renne e orsi a grandezza naturale e neve e ghiaccioli per rendere ancora più “gelido” lo scenario circostante. E’uno dei più grandi mercatini natalizi dell’Olanda. Si potrà pattinare sul ghiaccio su di una grande pista posta al centro della piazza e circondata da bancarelle che offrono le più tipiche specialità, come le frittelle “oliebollen” e i “poffertjes”, e rifocillarsi nel tendone ascoltando musica e bevendo un “gluhewein”.
Ma c’è di più: Babbo Natale ha casa anche qui. Non è stata una facile trattativa quella tra Olanda e Finlandia, ma ora sulla piazza Vrijthof , il nostro, ha a disposizione una casetta spaziosa fatta di tronchi d’abete lappone.

Gli interni sono arredati con mobili d’epoca , del resto la città ospita una prestigiosa fiera dell’antiquariato, ed è dotata di tutti i moderni comfort; anche una vasca idromassaggio! E naturalmente il computer per rispondere alle letterine dei suoi piccoli digital ammiratori,che ormai mandano le richieste quasi tutti per posta elettronica. Ma una lunga coda di bambini è sempre davanti alla sua porta ad aspettare un dolcetto, una carezza una foto ricordo con Babbo Natale. Quest’anno ci saranno anche un presepe vivente, un trenino ed una nostalgica giostra, e da una ruota panoramica alta 60 metri si potrà godere della magnifica vista sul suggestivo paesaggio. Fanfare e cori natalizi struggenti saranno il sottofondo per tutto il periodo.
Maastricht è considerata la città più chic d’Olanda, in particolare in questo periodo, quando le sue vie pedonali sono rese ancora più eleganti dagli addobbi e le architetture del Quartier Céramique, al di là della Mosa, si accendono di luci. Anche il fiume si veste a festa: nei week-end di dicembre viene allestito un originale mercatino galleggiante. Città gourmande, offre un’ampia scelta di rinomati ristoranti e locali pluristellati da Michelin, che propongono piatti della tradizione. Una simpatica cutiosità: la pasticceria Bisschopsmolen, fondata nel 1442, nel mese di dicembre insegna ai bambini a preparare i dolcetti delle feste a base di pan di zenzero. Nelle vicinanze di Maastricht, nel borgo-castello di Valkenburg, viene invece organizzato l’unico mercatino di Natale sotterraneo.
Spostandosi nel cuore d’Olanda s’incontra la deliziosa e antica cittadina di Dordrecht, dove l’11, il 12 e il 13 dicembre 2009 va in scena il più grande mercatino natalizio del Paese dei tulipani, sulla piazza Groenmarkt, intorno alla chiesa Grote Kerk e nella via Voorstraat. Le ben 300 bancarelle saranno tutte riccamente decorate e offriranno numerosi articoli da regalo, candele, ghirlande, servizi da tavola, giocattoli e molto artigianato locale e poi… leccornie a volontà: dalle lettere di cioccolato (la leggenda racconta che più se ne mangiano con la propria iniziale più saranno i regali portati da Sinterklaas, alias Babbo Natale), i tradizionali biscotti di pan pepato, le frittelle e le liquerizie, di cui gli olandesi sono i più ghiotti consumatori al mondo. Tante anche le proposte salate come la tipica zuppa di piselli con i wurstel. Ma non di solo cibo vive l’uomo: e infatti è un florilegio di spettacoli, canti in costumi rinascimentali, concerti di musica classica e jazz, esibizioni fatte con gli “straatorgels”, gli organi a rullo decorati con pupazzi di legno della tradizione autoctona. E per i più piccini c’è anche un curioso ed interessante museo del giocattolo, un luogo da fiaba per rivivere dal vero la storia di Pattini d’argento. Dopo di che, naturalmente, ci si può misurare davvero con i pattini: in Olanda una pista sul ghiaccio non manca mai, è lo sport nazionale e Dordrecht non fa eccezione.
Testo di Teresa Scacchi, foto di Giovanni Tagini
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