
Abitare la storia è un sogno ambizioso. Dare nuova vita a imponenti palazzi perché non cristallizzino nel loro scheletro di musei diffusi è un esercizio di delicatezza, raffinatezza di gusto, amore per il particolare e rispetto per non snaturare le caratteristiche dell’edificio. Un gruppo di giovani imprenditori ha deciso di impegnarsi per fare riscoprire al visitatore il calore di un’accoglienza che prima che business è una vera e propria filosofia di vita, superando a volte difficoltà notevoli.
Come in Palazzo Personè (dal nome del poeta musicista che lo abitò nel XVII sec.), affacciato sulla Basilica Santa Croce, proprio dove sorgeva la giudecca leccese,dove la base di una colonna, forse di una cripta della antica sinagoga, sbuca attraverso il vetro appoggiato sul modernissimo pavimento di una stanza minimal. www.palazzopersone.com.

Oppure come il recupero sapiente delle tracce degli antichi affreschi sulle pareti della Casa di Lo’ dagli incantevoli ssoffitti a cupola. Lo’ è Lorenzo, il figlio di Sabrina e Giovanni Cossa, che, con grande amore e nel pieno rispetto delle tecnologie ecosostenibili più moderne, si sono dedicati alla ristrutturazione del primo piano di questo bel palazzo di fine ottocento.Pensato come la loro futura casa è ricco di particolari preziosi, come i magnifici quadri di Piero Paladini, famoso artista leccese e grande amico di famiglia, le composizioni floreali di “Le Damerine” e quelle poetiche di Sabrina: pensieri di Hegel e Baudelaire appesi alle lampade di ogni stanza, rami di fico (raccolti e dipinti di bianco da figlio e marito) decorati con gocce di vetro rivestite di polvere d’oro e graziosi pendenti di stoffa cuciti e

ricamati direttamente da Sabrina. La credenza della nonna dipinta in un caldo azzurro troneggia nella candida stanza della colazione. www.casadilo.it
I pavimenti dei palazzi nobili possedevano spesso pregevoli mosaici. Tra i meglio conservati sono quelli dell’ Orangerie d’Epoque dove vivono Anna Quarta Colosso e Luisa Pio, le entusiaste e simpaticissime proprietarie del magnifico palazzo nobiliare a pochi minuti dall’anfiteatro. Il loro incredibile giardino degli aranci, in pieno centro, è il cuore di questo B&B romantico e ricco di atmosfere passate, con le stanze arredate di mobili di famiglia. www.lorangeriedepoque.com.
Risale al‘700 il magnifico Palazzo Rollo affacciato sul Duomo. Al centro dell’importante portale due lupi si affrontano reggendo un globo con le zampe anteriori, stemma della famiglia Rollo, estinta ormai dall’800. Gli attuali proprietari lo hanno riportato agli antichi splendori conservando il sapore dell’epoca e ne hanno fatto un B&B di charme in cui si possono affittare anche piccoli appartamenti indipendenti. www.residencepalazzorollo.com.
Anche la Suite 68 occupa uno splendido palazzo del ’700 superbamente restaurato e decorato a

cura della proprietaria, Monica Semeraro, con una attenzione maniacale al più piccolo particolare. Le cartapeste originalissime di Francesca Carallo, i quadri di Guglielmo Scozzi, i vetri di lampade e vasi veri pezzi d’arte di Massimo Maci e i modernissimi ferri di librerie, comodini, piccoli dettagli da scoprire in ogni stanza eseguiti dal bravo fabbro Vito Picciolo. I toni sono chiari, divisi tra il bianco delle pareti e il grigio impalpabile delle “chianche” di pietra leccese del pavimento, spezzati solo dai kilim in tutte le tonalità dei rossi. Originale la volta a “stella” e affascinante il terrazzo sui tetti di una delle stanze. www.kalekora.it/suite68/home.asp.

Più semplice, ma non meno intrigante, La Loggia del Mastrogiurato a San Severo situata nel centro storico e affacciata sulla cupola della chiesa del Carmine. L’atmosfera qui è giovane e rilassata, suggerita dal bar, ristorante e pub annessi. www.loggiadelmastrogiurato.it
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