Calme acque d’Olanda

A bordo di una casa galleggiante alla scoperta del fiume Vecht. Seguendo i ritmi languidi della campagna olandese fino a Utrecht e Amsterdam.

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Il gigantesco Jaap sta seduto alla scrivania del suo ufficio, circondato da una montagna di carte; ha appena finito di leggere il bollettino meteo e lo sguardo di uno che per mare le ha viste tutte. Jaap è il manager della marina di De Eemhof, la base da cui partono le houseboat della Crown Blue Line: “Eccovi arrivati finalmente, vi aspettavo un po’ prima: per arrivare a Muiden ci vorranno LR06067quasi tre ore e verso sera hanno previsto un po’di vento e tempo coperto”. Jaap dà una mano con i bagagli e fa strada verso il pontile: è lui che consegna le barche ai clienti perché vuole assicurarsi che tutto funzioni, e per avere il tempo di saggiare quali siano le reali capacità di chi deve condurre la barca. “Comunque ragazzi state tranquilli, per portare una houseboat come questa non ci vuole alcuna esperienza di navigazione né la patente nautica. Una volta poi le facevano più spartane mentre quelle di oggi sono vere case galleggianti, arredate e corredate di tutto punto, starete benissimo”. Dopo gli avvertimenti di rito e una breve prova pratica, lasciamo il porto e facciamo rotta verso ovest alla volta di Muiden, deliziosa cittadina sorta alle spalle di un castello del 13° secolo che ancora sorveglia l’ingresso del fiumeLR06066 Vecht con la sua sagoma imponente. La vita in città non è gran cosa: all’ora dell’aperitivo la gente si ferma ai tavoli del Graaf Floris V per bersi una birra e lanciare un’occhiata alle barche che superano la chiusa, il resto sono case eleganti e vialetti fioriti che si perdono ai margini della campagna. In compenso la marina di Muiden è bella e attrezzata, ideale per trascorrere la prima notte sul fiume e prendere contatto con i ritmi languidi della campagna olandese. La mattina seguente ci sveglia una pioggia fine, il cielo è coperto da una coltre di nuvole basse e tozze, ma la notte è stata comoda e per nulla umida. E comunque in paese sono tutti convinti che il cielo presto si aprirà. Dopo colazione riprendiamo quindi a navigare il Vecht, ma dobbiamo fermarci quasi subito perché il ponte mobile di Weesp è chiuso: bisognerà attendere venti minuti prima che riapra. Quello di Weesp è l’unico ponte che comporti un’attesa così lunga, negli altri casi per farsi aprire basterà uno sguardo d’intesa con il brugmeester, attendere un paio di minuti e depositare un euro per il disturbo in un curioso zoccolo olandese che il guardiano del ponte ciondolerà a mezz’aria mentre attraversate. Superata Weesp e la sua periferia un po’disordinata torniamo a navigare in un paesaggio bellissimo e rilassante, lungo il fiume inizia la sfilata delle case galleggianti, eleganti e con un culto quasi maniacale per il decoro. Comodamente, dal ponte della barca si ha tutto il tempo per ammirare le soluzioni abitative più geniali, case impeccabili dentro e fuori, con cucine, salotti e camere da letto completamente a LR06086vetrate sul fiume, con balconi e giardini in miniatura che terminano con un piccolo deck, come un prendisole a sbalzo sull’acqua placida del Vecht. Superiamo Nigtevecht, e a metà pomeriggio spunta perfino il sole, che illumina le rive rendendo tutto ancora più radioso. Ormai è il tramonto e decidiamo di fare sosta a Vreeland appena superato l’antico ponte levatoio in ghisa: il posto è ideale, molto tranquillo e poi accanto c’è il De Nederlanden, da tutti considerato il migliore ristorante lungo il fiume). Dopo una cena che rimarrà a lungo nei nostri ricordi torniamo in barca, l’indomani dobbiamo salpare presto. Ci svegliamo col sole e partiamo subito dopo: siamo diretti a Utrecht e il fiume ancora lungo. Superiamo Loenen e Breukelen, sfilando accanto a case dai grandi giardini, tra un’esplosione di azalee e rododendri, mano a mano che procediamo il traffico si fa più sostenuto perché il popolo del fiume è già in piena attività; le case della periferia preannunciano l’arrivo in città che avviene dopo un paio di anse del fiume. A questo chi non è ancora abile nel pilotare la barca è meglio che ormeggi appena al di là della chiusa e affronti a piedi il centro di Utrecht. Noi ci siamo avventurati sotto i 15 ponti del canale Oudegracht solo grazie alla perizia non comune del nostro skipper: è stata un’esperienza impegnativa ma straordinaria! A Utrecht non si può mancare  una passeggiata per le vie caratteristiche con i loro caffè, i ristoranti, le gallerie d’arte, i negozietti, i cortili, i musei, le chiese e il Duomo per terminare con un giro lungo i canali nel quartiere Museumkwartier. L’atmosfera di questa città è intima e piacevole, vivacizzata dalla presenza di 65.000 studenti che ne interpretano il carattere allegro e creativo. Quest’anno, poi a Utrecht si respira un po’ di Italia: domenica 9 maggio nella Croeselaan, proprio in centro alla città, il Giro d’Italia fa la sua seconda tappa. Intorno a questo evento sono state organizzate gare ciclistiche amatoriali per tutti, un mercatino italiano e un film festival dedicato all’Italia. Per l’occasione l’Ente del turismo di Utrecht ha preparato una serie di vantaggiosi pacchetti per hotel e soggiorni prenotabili anche online . Terminata la visita di Utrecht invertiamo la LR06080rotta per raggiungere Maarssen, una cittadina del 17° secolo fiorita all’epoca dei grandi commercianti olandesi, e poco prima del buio ormeggiamo alle sponde del canale Herengracht, giusto in tempo per la cena. All’alba del quarto giorno il cielo è tornato coperto ma a bordo l’eccitazione è grande: anche se la navigazione a ritroso del fiume non riserva sorprese è l’occasione per concentrarsi sui particolari che sfuggono al primo sguardo, e poi la vera emozione della giornata sarà arrivare ad Amsterdam, dove prevediamo di essere per sera. Districarsi nel traffico in prossimità della città diventa difficile e per i suoi canali non è consentito avventurarsi: la cosa migliore da fare è quindi ormeggiare alla Sixhaven Marina, che si trova proprio alle spalle della stazione ferroviaria, a due passi dai ferries che la collegano al centro. Amsterdam è di fronte a voi: famose strade per lo shopping, canali per sognare, dimore aristocratiche, musei e chiese dai campanili affusolati. C’è molto da vedere e da sentire e strada facendo ci si meraviglia in continuazione. Soprattutto, in omaggio alla tradizione del suo popolo, Amsterdam è città commerciale per eccellenza. Chi ama fare acquisti si troverà in paradiso: con i suoi più di 10.000 fra negozi, gallerie d’arte e mercati Amsterdam saprà senz’altro soddisfare il desiderio di sorpresa di chiunque.

Testo e foto:   Lucio Rossi

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