Torino, molto prima di Milano, era la capitale della Moda italiana, tra fine Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Dal 19 giugno al 19 settembre, quel magico momento viene rivissuto al Filatoio di Caraglio (sede quanto mai appropriata) nella mostra “Moda negli anni Venti. Il guardaroba di una signora torinese”. Sede appropriata perché qui nascevano nel Settecento le più belle sete del Piemonte con un processo di lavorazione che è stato integralmente ricostruito e proposto al pubblico.
È raro poter disporre ed esporre nella sua completezza un guardaroba personale d’epoca. Soprattutto quando si tratta di un guardaroba “perfetto”, completo di “tutto ciò che si deve” per ogni occasione e momento della giornata: l’abito da giorno, da sera, da ballo, la biancheria, con i relativi complementi, dalla borsetta agli abiti dei bambini, anch’essi coordinati con quelli della mamma.
Naturalmente si tratta di un guardaroba di classe: raffinato, di un lusso discreto e aggiornatissimo. Gli accessori spesso acquistati a Parigi, come d’uso all’epoca, completano i capi realizzati presso alcune di quelle rinomate sartorie torinesi il cui prestigio è indiscusso a livello nazionale. Abiti, biancheria e accessori documentano il gusto dominante tra gli anni Venti e Trenta e permettono di ripercorrere le variazioni della nuova moda e di una nuova immagine femminile: gonne che si accorciano, linee più semplici e nette, progressivamente più aderenti e nuove forme di accessori che si accompagnano, secondo un ideale di giovinezza e dinamismo, a proposte di fogge, materiali, decorazioni e colori collegati alle suggestioni dell’Art Déco e delle avanguardie artistiche, seguendo e interpretando i dettami della moda parigina, dominante a livello internazionale. A diffondere la moda, le riviste specializzate. Al Filatoio saranno esposte insieme a figurini e immagini fotografiche. Il tutto per raccontare la moda e Torino, una città in cui la vocazione alla modernità si va costruendo in diversi campi, dall’industria alla vita culturale e artistica, e in cui la produzione di moda, strettamente collegata a Parigi, ha un ruolo di leader. Torino resta infatti ancora negli anni Venti la sede di una produzione che dalla fine dell’Ottocento è, a vari livelli, una delle componenti più rilevanti, grazie ai rapporti privilegiati con Parigi, alla trasmissione tempestiva delle novità, con l’acquisizione diretta di modelli e tessuti, e a una altissima qualità di mestiere, la moda torinese ha ormai da tempo una clientela diffusa in tutta Italia: una grande tradizione che porterà a fissare a Torino nel 1935 la sede dell’Ente Nazionale della Moda. Al centro di questa nuova esposizione, curata da Anna Bondi, è il Guardaroba della Signora; come potrebbe recitare il titolo di un articolo di una rivista di moda del tempo. La Signora, in questo caso, è una donna reale, della borghesia finanziaria torinese, signora à la page, attentissima alle proposte della città di riferimento universale della couture, ma tutt’altro che insensibile a quanto di nuovo propone Torino.
Testo: Samantha Lamonaca
Dove : Il Filatoio di Caraglio, via Matteotti, 40 – Caraglio (CN)
Quando: dal 19 giugno al 19 settembre 2010, Orario: giovedì – sabato: 14.30 – 19.00, domenica: 10.00 – 19.00
Come arrivare: A 18 km da Cuneo sulla SP 422.
Info: Associazione Culturale Marcovaldo 0171 618 260, www.marcovaldo.it
Prenotazioni: Associazione Culturale Marcovaldo tel. 0171 618260 e-mail gruppi@marcovaldo.it
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