Un altro importante appuntamento si aggiunge al calendario d’iniziative estive che insieme alla barocca scala illuminata e ai festeggiamenti di San Giacomo arricchiranno il carnet d’intrattenimento della città di Caltagirone . E’ stata inaugurata al Museo Regionale della Ceramica della cittadina calatina la mostra: “case & casuzze”- paesaggi di smalto, che raccoglie una collezione di ottanta manufatti in ceramica policroma dal ‘700 all’800. Il tema principale della mostra sono i decori riproducenti icone paesaggistiche che hanno rappresentato e identificato nel tempo la Sicilia e i siciliani. Cannate, quartare, piastrelle, bottiglie, fiasche, albarelli, fangotti, bocce erano le “tele” su cui gli artigiani ceramisti hanno misurato da sempre il loro estro artistico, raffigurando, anche su utensili di uso comune come stoviglie smaltate decorate con pochi tratti di pennello, scorci di “vanelle”, torri, casuzze, carruggi sino a lasciarsi prendere la mano per raffigurare città intere. E poi bellissime e variopinti alberelli, versatoi e bocce da farmacia e ancora vasi da giardino, anfore e le sempre attuali “burnìe”; insomma pezzi unici dove i colori del blu cobalto, del verde ramino e del giallo ferraccia s’intrecciano e si fondono creando dei meravigliosi soggetti che hanno rappresentato, da sempre, la storia e il vanto della ceramica caltagironese. La mostra sottolinea l’architetto Salvatore Scuto direttore del Museo “è il trionfo del paesaggio smaltato, dipinto anche attraverso pochi tratti di pennello, di una terra, quella di Sicilia, da sempre splendidamente illustrata e commentata a cominciare dai viaggiatori del grand tour, o dopo dalle immagini di Leone e Minella e Scianna, così come ancor prima di tutti da semplici artigiani ceramisti, che sulle lucide superfici smaltate hanno saputo
ben raffigurare “impressioni” che da sempre hanno identificato la Sicilia e noi siciliani”. Una mostra unica, che oltre a darci un’idea quasi fotografica di com’era il contado calatino tra il settecento e l’ottocento con fienili, “casuzze”, “torri” merlate contornati dagli immancabili alberi di cipressi, palme e melograni. Un’ opportunità per ammirarli e apprezzarli al meglio, quindi, nei lori caldi colori e stilizzate forme e decori, con l’indomabile speranza che, un giorno, speriamo prestissimo, possano trovare ben presto la giusta collocazione nell’ormai improcrastinabile apertura del nuovo Museo a Sant’Agostino.
Testo: Samantha Lamonaca
Info: www.regione.sicilia.it/beniculturali
Quando: La mostra, curata da Giuseppe Saggio e Pippo Turco, resterà aperta sino al 26 settembre con orario 9.00-18.00, festivi compresi, e ingresso gratuito dal Teatrino del Bonaiuto su via Roma.
Dove: Caltagirone
Dove dormire: Hotel Villa Sturzo, tra le incantevoli colline, è una struttura moderna e confortevole per il vostro soggiorno.
Dove mangiare: Il Ristorante Agriturismo Antico Baglio, situato all’interno di un antico Baglio in parte ristrutturato, è un locale curato, piacevole e dall’atmosfera molto calda ed accogliente. La cucina è tradizionale rivisitata, che propone piatti saporiti in cui la tradizione sposa la fantasia. Il menù è a prezzo fisso e varia stagionalmente.
Come arrivare: In automobile da Palermo percorrere l’autostrada A19 Palermo-Catania e uscire a Enna in direzione Piazza Armerina – S. Michele di Ganzaria – Caltagirone. Da Messina percorrere l’autostrada A18 Messina-Catania fino a Catania, poi seguire indicazioni Gela / Caltagirone (S.S. 417). Seguire la segnaletica Caltagirone Nord. Da Catania percorrere la SS 417 Catania/Caltagirone/Gela e uscire a Caltagirone Nord. Da Agrigento percorrere la SS 115 Agrigento/Licata/Gela e la SS 417 Gela/Caltagirone.
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