Aspettando il quarto volume: Stoccolma nei luoghi di Millenium

Inseguendo Lisbeth

Noomi Rapace che interpreta Lisbeth Salander protagonista del film Uomini che odiano le donne

Stoccolma non è uno sfondo, ma la protagonista della Trilogia di Millenium. Anzi, ad essere più precisi è Södermalm la vera eroina dei romanzi di Stieg Larsson. Södermalm è una delle 14 isole che compongono la città. Una delle più grandi, leggermente discosta dal vero centro cittadino, luogo meno nobile e poco regale, un grande quartiere che fu popolare ma che sta diventando modaiolo e bohemienne.

Veduta del quartiere di Sodermalm

Una trasformazione questa di Soder, come lo chiamano gli abitanti, ancora accennata, vorticosa, ma non ancora devastante. Tanto che a parte alcune vie veramente a la pàge, tutto il resto è ancora autentico. Per quegli strani fenomeni incomprensibili e difficilmente manovrabili, da qualche tempo artisti, architetti, designers e attori hanno scelto Södermalm come residenza. Risultato? Ottimo per il momento: qui è tutto effervescente, le mode di strada fanno tendenza e c’è una curiosa libertà d’azione e di pensiero che pare non sia affatto comune al resto della città. Soder è un piccolo universo molto fascinoso e attraente. Anche per chi vi transita solo per qualche giorno.

Stieg Larsson

Attira come una sirena Södermalm. Sarà forse per questa libertà che si respira, per la freschezza dei suoi abitanti, per quella strana autonomia di pensiero che si percepisce. Anche Larsson abitava qui. Si dice che abbia girato anni per l’isola immaginando i luoghi dove dovevano vivere i suoi personaggi. Prima i luoghi, poi gli eroi. Molti misteri fioriscono attorno al pazzesco successo della Trilogia e alla precoce morte del suo autore. Le leggende si sprecano; come il vaticinio della propria morte incarnata in quella del caporedattore Morander che crolla al suolo ucciso da un infarto in mezzo alla redazione; quasi la fotocopia della precoce morte di Larsson già consegnata alla leggenda con il suo arrampicarsi per 7 piani fino alla redazione di Expo, la vera rivista in cui lavorava e restare stroncato lui pure da un infarto tra i suoi colleghi del giornale.

Lisbeth Salander e Mikael Blomqvist

Non bastassero le quasi 3000 pagine della Trilogia fitte di rimandi, simboli, collegamenti, la realtà complica ancora la vicenda. Come i due Blomkvist, persone in carne ed ossa, che abitano nel palazzo dove abita Mikael Blomkvist, il protagonista dei romanzi. Qualcuno ha detto che Millenium e i suoi personaggi hanno modificato la percezione che si ha di Stoccolma. Verissimo: seguendo le tracce di Lisbeth, Mikael, Erika e degli altri,  vivissimi nella mente dopo che ne hai letto per ore, sei dentro una città diversa, piena di mistero, di paura e di fascino. Ma soprattutto ti senti dentro all’anima di Stoccolma. Seguite le tracce…

1 La Redazione di Millenium

Redazione di Millenium
Redazione di Millenium in Gotgatan 11

Facilissimo trovare il palazzo dove si trova la redazione di Millenium. Il portone da cui entra ed esce Mikael e dove Lisbeth lo fotografa all’inizio del primo romanzo, è al numero 11 di Götgatan, strada pedonalizzata, fitta di negozi, gallerie d’arte e caffè, la più brulicante e frequentata di Soder.

Redazione Millenium
Redazione Millenium

Il palazzo giallo vagamente Jugendstil, è riconoscibilissimo, soprattutto visto dal fondo della via dove se ne apprezza il profilo angolare piuttosto bello. In verità, nel libro, la redazione è collocata sopra gli uffici di Greenpeace, un paio di edifici più in là in un edificio assai meno affascinante.

2 la Casa di Mikael

Casa di Mikael Blomqvist in Bellmanzgatan 1
Casa di Mikael Blomqvist in Bellmanzgatan 1

L’indirizzo è Bellmansgatan 1. Luogo intimo e gradevole, fuori dal caos di Götgatan. Non facilissimo da trovare perché al fondo della piccola Bellmangatan , male indicata sulle cartine. Uno dei piccoli miracoli di Södermalm: ti trovi in una Stoccolma intima e autentica a  pochi metri dal caos.

Qui siamo in alto sulla collina, nella zona di Mariaberget: aria rarefatta, silenzio e grandiosa vista su Gamla Stan e sulla baia. Nel film, Mikael entra dal piano terra, ma il n° 1 è accessibile da un ponte in ferro pedonale che conferisce al luogo un certo fascino: il portone è chiuso ma dai vetri si può spiare all’interno  e far viaggiare la fantasia.

3 Le case di Lisbeth

Lisbeth Salander

Lisbeth Salander, l’adorata eroina punk, pirata, hacker, ragazza difficile e decisamente sociopatica, abita in due case diverse a Soder. Le due abitazioni sono il riflesso dell’evoluzione del personaggio, da introversa ed economicamente fragile creatura, a multimiliardaria dotata di conti off-shore.

La prima casa, abitazione popolare di cui rileva il contratto dalla madre ricoverata a vita in un cronicario, è a est dell’isola, in una via tranquilla e normale. Siamo in Lundagatan, verso il fondo della strada  in una specie di cul de sac da cui partono le scale verso le quali fugge per difendersi dall’aggressione a opera dei due sicari del moto club. Mikael assiste da qui sotto alla violenza e Lisbeth ci sorprende per la forza nervosa e il coraggio con cui sfugge all’agguato.

Lundagatan

E’ qui che si consumano gli amori saffici di Lisbeth con Miriam Wu ed è qui che Mikael la sorprende al mattino appena sveglia dopo aver scoperto che è lei la ricercatrice che per conto di Eric Vanger e tramite la Milton Security ha scritto un accurato dossier su di lui. E’ sempre qui che si svolgono gli anni dolenti dell’infanzia e adolescenza di Lisbeth che proprio sotto il portone di Lundagatan, dà fuoco al padre  seduto in macchina.

Seconda casa di Lisbeth Salander in Fiskargatan 9

Di tutt’altro tenore la splendida casa gialla, anzi il lussuoso attico sospeso in un punto panoramico alle spalle di Götgatan. Imboccate la viuzza a destra del palazzo in Götgatan 11 e salite. Vi troverete in breve in un  quartiere verde, silenzioso, francamente residenziale. Sul finire di Fiskargatan, al n° 9 c’è il portone del grande palazzo giallo dall’austera sagoma novecentesca: una presenza incombente che vi guarda da tutti gli angoli e che attrae lo sguardo quando siete ai piedi di Södermalm.

Qui entriamo in un territorio complesso, articolato e simbolico: sul citofono compare il nome (ma non cercatelo!) di V.Kulla che è stato interpretato come Villa Villekulla, la magica villa dell’eroina nazionale, Pippi Calzelunghe, amatissima da Larsson che dà a Mikael il soprannome di Kalle Blomqvist, eroe ragazzino dell’autrice di Pippi. In questa casa feticcio di 21 stanze da cui si coglie tutta la città e l’infinita baia, Lisbeth vive rintanata e nascosta in due sole stanze arredate con i mobili Ikea. Sensazione molto forte.

4 Altri luoghi di culto

Seven Eleven in Gotagan

1-Facilissimo da trovare: il negozio 7 Eleven al 25 di Götgatan. Qui Lisbeth, al ritorno dai Caraibi, ormai ricchissima ma fuggitiva e braccata dalla polizia e dai suoi nemici, compra generi vari e le adorate  Billys Pan Pizza, uno dei cardini della sua alimentazione da fast food.

Il taxi l’aspetta fuori per condurla alla nuova casa di Fiskargatan. Una delle tante stramberie che conferiscono ancor più fascino alla Trologia: la Salander, la latitante più ricercata di Svezia, torna a vivere a Soder, quasi un villaggio e proprio a due passi da Millenium.

Panorama notturno sul porto si Stoccolma visto dalla casa di Lisbeth

2- Mosebacke è una piccola piazzetta  delicata su cui Lisbeth vortica di frequente. Al rientro dall’estero e dopo la spesa al 7 Eleven, con dolce nostalgia, la protagonista lancia uno sguardo triste alla statua delle Sorelle che adorna il piccolo giardino al centro della piazza.

Alla fine di tutto, dopo gli infiniti colpi di scena del terzo volume, Lisbeth si incontra al bar (meraviglioso) del Södra Teatern con Annika Giannini, sorella di Mikael e suo legale. Bevono una birra e vedono lo stesso panorama eccelso che vediamo noi. Fiskargatan è appena dietro l’angolo.

Kvarnen Pub

3-A lato della sempre affollata Medborgarplatzen a metà della onnipresente Götgatan, dalla parte più silenziosa, a lato del piccolo parco, in Tjärhovsgatan al n° 4, si trova il Kvarnen pub, uno dei più antichi della città che risale al 1908. E’ qui che Lisbeth si incontra con l’amica Miriam Wu; anche Micael viene qui, visto che la redazione di Millenium è vicinissima.

Al banco del pub, nella confusione Lisbeth vede Mikael e per scandalizzarlo e provocarlo, bacia Miriam sulla bocca. Si può cenare (bene) allo stesso banco in legno su cui era assisa Lisbeth.

Mellqvist Cafè in Hornsgatan 784-Bisogna spostarsi sul fondo della lunghissima Hornsgatan per trovare un altro dei palcoscenici cittadini in cui si recita Millenium. Al n° 78, ecco il Mellqvist Kaffebar. Il caffè sta su di uno slargo piuttosto gradevole che allontana un po’ il fragore della grande arteria trafficatissima.

A questi tavoli, Lisbeth, che abita ancora qui dietro sulla Lundagatan, chiede in prestito a Mikael  le 120.000 corone che le permetteranno di impossessarsi di tre miliardi di dollari. Sempre qui si conclude il primo volume con una scena molto dolente: Lisbeth che ha con sé un regalo di natale per Mikael, lo vede passare abbracciato e ridente a Erika Berger. Il regalo finisce in un cestino e Mikael da qui in poi verrà apostrofato con un ‘Dannato’ posto tra il suo nome e cognome.

Slussen

5-Metropolitana linea verde, fermata Slussen. Slussen è il piazzale di Södermalm che rappresenta la via principale di accesso al quartiere: qui arriva il ponte che collega l’isola al resto della città. A questa fermata scende Lisbeth all’inizio del primo episodio e viene aggredita da un gruppo di ubriachi violenti.

Riprese del film alla metro di Slussen

Segue colluttazione e violenta reazione di Lisbeth che con una bottiglia rotta e il coraggio di chi ne ha già viste più di chiunque, mette in fuga i giovani nazi. Siamo ai primi passi della saga, il personaggio della ragazza con il drago tatuato è appena abbozzato, ma i lettori la amiano già visceralmente. Tutto si svolge in uno dei passaggi che conducono all’esterno, nel cosiddetto passaggio giallo.

Stockholm Stadsmuseum

6-Ancora a Slussen: la mole bianca dello Stockholmes Stadsmuseum, bell’edificio seicentesco che alloggia il museo della città; qui, al primo piano è stata allestita una breve ma suggestiva mostra. C’è la stanza di Mikael nella redazione di Millenium, foto di scena del primo film, manifesti e pagine di giornali che parlano di Lisbeth e delle sue azioni. Sempre qui, vengono organizzati  dei tour guidati (anche in italiano) sulle orme di Millenium; il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 11 alle 17, giovedì 11-20; www.stadsmuseum.stockholm.se

testo di Lucia Giglio foto di Eugenio Bersani

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