OMAN: La via dell’incenso

L’odore di spezie e di essenze sacrali che si disperdevano nell’aria mischiate ai granelli di sabbia alzati dagli zoccoli dei cammelli e dai piedi degli uomini in carovana, segnavano un itinerario commerciale di 2000 chilometri che richiedeva 6 mesi di cammino: la Via dell’incenso. Oggi, grazie al tour operator TOAssociati, è possibile ripercorrere questo antico sentiero in Oman calandosi nei panni dei nomadi le cui storie parlano di una terra dalle forti contraddizioni descrivendola come indomabile e ospitale, ricca e semplice, lontana e contemporanea. L’itinerario proposto è a dir poco suggestivo, passando per castelli e dune che confinano direttamente con il mare, spiagge bianche e luminose sotto un piacevole sole. La partenza è prevista dalla capitale Muscat dal tradizionale stile architettonico arabo con i suoi archi a punta, ispirati dalla stessa morbidezza di linee che segue i profili delle cupole. A queste componenti locali si alternano elementi persiani, indiani e africani: non a caso questa città, grazie alla sua bellezza scaturita dalla compresenza di diversi stili, è stata denominata “perla dell’Islam”. Si prosegue attraverso paesaggi unici come quelli dell’oasi di Nakhl contornata da montagne di ben 2000 metri, per poi arrivare a Wadi Hamam caratterizzato da sorgenti meravigliose e cascate limpide. A Sur, con un solo sguardo, si scorgono baie di sabbia, crateri calcarei e canyon scavati direttamente dagli agenti atmosferici e ci si tuffa nella vita pulsante del suq di Nizwa: le bancarelle sono piazzate su un’area di 7600 metri quadrati e offrono beni di ogni genere. Sur è rinomata anche perchè esiste un cantiere che produce i dhow, antiche barche a vela arabe le cui prime notizie risalgono a Marco Polo. Le navi sono realizzate in legno di teak o mangrovia, presentano uno o due alberi su cui viene issata una vela latina di cotone grezzo. Una simile barca può trasportare un equipaggio dalle dodici alle trenta persone e i marinai, un tempo, si orientavano grazie al kamal: strumento che permetteva di determinare l’angolazione tra la Stella Polare e l’orizzonte. Per ulteriori informazioni sui pacchetti rimandiamo al link di seguito.

Testo di Mauro Pinto

Link utili:

TOAssociati: www.toassociati.com/.

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