L’Unicef li definisce “orfani sociali” e stima che in Ucraina ce ne siano centomila. Il governo dichiara invece che non siano più di 3500. Sono bimbi e ragazzi rimasti orfani, abbandonati dalle loro famiglie, sono figli di tossicodipendenti che si trovano in prigione. Vivono in strada, ma molti di loro vivono sottoterra per sfuggire al controllo della polizia e al freddo. Odessa ne ospita tra 3000 e 8000. Vivono nei “luk”, grandi spazi sotterranei di cemento costruiti durante il periodo sovietico per proteggere le valvole dei tubi del sistema di teleriscaldamento della città. Buio, umidità e temperature di almeno 30°C. Qui trovano riparo giovani dagli 8 ai 25 anni, divisi in piccole comunità, vagabondi che spesso rifiutano di essere aiutati.
La storia dei bambini di Odessa, raccontata dalle fotografie di Andrea Alborno, è emblematica dei danni derivanti dalla crescita economica senza regole: in superficie la città portuale ucraina è in pieno sviluppo, mentre nel sottosuolo i più deboli, bambini e ragazzini, sopravvivono a migliaia privi di tutto, storditi dalle droghe “artigianali”. La polizia sta saldando l’entrata dei “luk” e i ragazzi prontamente cercano nuovi rifugi alla base dei palazzoni in stile sovietico dell’area suburbana dellametropoli. Malnutriti, sniffano colla, i più anziani si iniettano la baltushka: una “droga fatta in casa” derivata da compresse di efedrina comprate in farmacia e dissolte nell’aceto. Vengono aiutati dall’associazione non governativa “The Way Home”: volontari che, con l’aiuto dell’UNICEF, dell’Unione Europea e di fondi privati, ogni giorno portano loro cibo caldo e medicine. L’associazione ha anche creato un centro nel cuore della città che cerca di riabilitare quelli che vogliono abbandonare la vita di strada. Ci sono aule, insegnanti e una scuola con attività legate al teatro. Un’opera assai mal tollerata a livello governativo. Da quando, nel 1996, ha iniziato la sua attività, Andrea Alborno è sia fotografo che giornalista. Professionalmente il suo interesse principale risiede nell’esplorare temi culturali e sociali ma ha prodotto anche diversi lavori sul tema del viaggio e del turismo.
A cura di: Samantha Lamonaca
Info: la mostra “Odessa stret kids” fa parte della prima edizione dell’Ivrea Foto Festival www.ivreafotofestival.it , manifestazione che rappresenta il primo luogo d’incontro della fotografia italiana indipendente. La mostra è sponsorizzata dall’EBRET con il patrocinio dell’UNICEF.
Quando: dal 10 al 31 ottobre
Dove: Albiano d’Ivrea Sala Umberto Negri Torino
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30
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