¡ VIVA LA VIDA! A Frida con amore

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Così le chiama l’autrice. Visioni, immagini che colgono e declinano l’essenza di un libro. Libro che si racconta con citazioni estratte da se medesimo, in un’autoreferenzialità creativa e folgorante che deposita nella mente di chi guarda il seme della fantasia.

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Frida Kahlo (Messico 1907-1954). Già colpita dalla poliomelite a 6 anni, che le lascia una gamba lievemente deformata, a 18 anni subisce un terribile incidente che la condanna a una vita di sofferenze e continue operazioni. Durante la malattia, obbligata a letto, comincia a dipingere, soprattutto autoritratti. Uno studio quasi narcisistico e ossessivo del soggetto che conosce meglio (se stessa) e che la porta a una ricerca artistica magnetica e originale, lontana da qualsiasi categorizzazione. “Pensavano fossi una surrealista, ma non ho mai dipinto sogni, ho dipinto la mia realtà”. Quando ci si immerge nei suoi quadri o nei suoi diari non si può che restare incantati da questa passionale, piccola, coraggiosissima donna che, a dispetto di tutto, amava la VIDA! La foto della Frida serena strappata a metà si allontana (o si avvicina?) alla Frida col busto metallico che cerca di trattenere la colonna ionica, un rudere che si sta sgretolando (richiamo alla sua martoriata colonna vertebrale) all’interno del suo corpo. Tra le due Frida il teschio che usava tenere accanto a sé è quello, luccicante di diamanti (o lacrime?), opera di Damien Hirst.

Testo e tavola di Daniela Bozzani

¡ VIVA LA VIDA!  Pino Cacucci, Feltrinelli 2010, Collana ” I narratori” , 77 pagine, 8 €