La GAM, acronimo che sta per Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, con sede a Torino ha proposto già da due anni un modo nuovo di presentare le collezioni. La formula che sta alla base degli allestimenti privilegia non una successione temporale ma una di tipo tematico: i quattro temi vengono scelti da professori universitari che hanno un background culturale e insegnano materie diverse dalla storia dell’arte. In questo modo gli argomenti vengono letti con diverse chiavi interpretative che non rientrano in quelle canoniche degli “addetti ai lavori”. Le opere che verranno esposte a partire da marzo ruotano intorno alle tematiche dell’anima, l’informazione, la malinconia e il linguaggio. Vito Mancuso, professore di teologia all’Università San Raffaele di Milano, ci porta a considerare l’anima rielaborata da un punto di vista contemporaneo secondo il nuovo scenario scientifico e filosofico. Il secondo argomento indicato da Mario Rasetti, professore di fisica al Politecnico di Torino, viene affrontato vedendo le particelle messaggere di simboli e codici che favoriscono la
diffusione della vita. La malinconia secondo Eugenio Borgna, primario di psichiatria all’Ospedale Maggiore di Novara e docente all’Università di Milano, è uno status mentale legato all’essere umano che vive in una dimensione sospesa. L’ultima parte della mostra è dedicata al linguaggio, tema consigliato da Sebastiano Maffettone, professore di filosofia politica presso la Luiss Guido Carli: protagonista del percorso è l’origine e l’evoluzione dei linguaggi artistici.
Testo di Mauro Pinto
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