Considerazioni post Vinitaly

Quelle che seguono sono considerazioni divertenti e ironiche del post Vinitaly…dettate da chi ci ha lavorato…


Dopo il frizzante Fuori Salone Milanese arriva il Fuori Vinitaly Veronese! Nottate dedicate alla degustazione e al tanto amato rullo di calici in ambienti decisamente più familiari e più modaioli dove musiche scoppiettanti accompagnano i brilli e gli alticci. Milano, città internazionale, terra di novità e di lucine che attirano i giovani come fa l’estate con le zanzare. Verona, città veneta e per questo godereccia, festaiola e soprattutto avvinazzata. Ebbene si, noi veneti abbiamo un grande, immenso problema con il vino.. a pensarci bene non è proprio un problema, è un amore.

Come recita il cartellone del Vinitaly: “Another love story in Verona“.

Quelli tra voi che sono già stati nella Fiera più storta del mondo sanno già di cosa parlo, roba di nasi rossi, vini che volteggiano nel gesto modaiolo del “rullo del calice”, e uomini che camminano obliqui provandoci prima con le hostess, poi con i sommelier e, verso il tardo pomeriggio, con i mostri chimici. Quelli tra voi che non sono ancora entrati nella Fiera di Bacco cosa stanno aspettando?? Stand di ogni regione e di ogni città vi attendono per offrirvi il meglio delle loro cantine, indipendentemente dal fatto che siate veri esperti, futuri compratori, amanti dell’alcool o gente che recita malamente il ruolo dell’intenditore (i più comici). Cosa non si fa per un bicchiere in più. Ma non è questo l’argomento del mio articolo, se dovessi parlare del Vinitaly, dopo anni che ci lavoro, scriverei un libro alla Stefano Benni, surreale, fantasioso e decisamente comico.

Oggi vi racconto che cos’è il Fuori Vinitaly, una serata che accoglie sia gli stremati operatori della Fiera (per intenderci quelli che in fiera se la ridono degli sbronzi da dietro il bancone), sia gli amanti dei risciacqui con il vino (tutto il mondo e ad ogni modo sicuramente i veneti). Ebbene si, le masse zigzaganti e sbiascicanti del dopo Vinitaly non si arrendono all’evidenza del fine giornata e vogliono vivere fino in fondo le bollicine alcoliche di questi magici giorni di Aprile. Si tratta di eventi street e modaioli… per intenderci: dj set, letture, buffet, vernissage di mostre e qualsiasi altra cosa che possa includere un bel calice di vino, ormai sfocato e di un colore scelto a caso.

Tutto questo in luoghi per lo più insoliti, spazi generalmente non sfruttati come ad esempio le porte austriache della città che per questa occasione si immergono nel mood della notte. Poi Verona è una città a dimensione umana ed è facile trovare i punti di incontro; giovedì 7 aprile ad esempio si poteva trovare un reading dantesco con immagini, musica e una serata jazz, venerdì invece era la nottata dedicata a Salgari con due appuntamenti uno in Porta San Giorgio e poi in Porta Palio, sabato dominava il Photos wine art accompagnato da musiche disco funky boogie e infine domenica ai Giardini Raggio di Sole si è scatenato un Green&Grill, in parole povere un ritrovo tra stuzzichini e musica soul funk. Verona si lancia in proposte interessanti per un dopo fiera che poteva essere un semplice post-sbornia da divano. Un altro modo per vivere la città!

Illustrazione e testo di: Giulia Balestrieri

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