Danza indiana, poesia in movimento

L’India è il Paese dei mille contrasti ma anche delle tante tradizioni e la danza indiana rappresenta una forma di devozione che risale a tempi lontani affondando le radici nel sacro.

I riti e le festività fanno parte della vita quotidiana ed interessano molti ambiti differenti come, ad esempio, quello dell’alimentazione e dell’antica medicina Ayurvedica.

I riferimenti alla danza si trovano sia in letteratura che nell’arte figurativa e quando una danzatrice rappresenta una forma letteraria e religiosa, il testo prende vita attraverso i movimenti del suo corpo. Al contrario, molti sono i poeti che hanno tratto ispirazione dalla danza per esprimere bellezza ed armonia.

Il Bharata Natyam è lo stile più antico di teatro-danza dell’India ed è un’arte composita costituita da arte drammatica, danza, musica, rima e ritmo. Questi elementi si basano sui principi postulati da Bharata Muni, santo venerato nel sistema di pensiero indiano, da cui la danza prende il nome.

Fondamentale è l’unione di mani, viso ed occhi. Il movimento del corpo e le espressioni del viso, infatti, servono ad enfatizzare il tema che si va a rappresentare che può essere di carattere mitologico, leggendario, religioso o classico.

La zona d’origine del Bharata Natyam è il sud dell’India, precisamente lo stato di Tamil Nadu che ha Madras come capitale. E’ la più antica delle danze classiche e, per la tradizione indiana, non è un’invenzione umana ma trae origine da una rivelazione divina. Si crede infatti che Brahma il divino creatore, abbia ideato la danza per soddisfare le richieste degli altri dei. Oltre a rappresentare comportamenti umani e divini, la danza ha l’intento di nutrire i sentimenti e di sviluppare il piacere estetico. In origine veniva rappresentata nei luoghi sacri dalle devadasis, le danzatrici dei templi, e gli episodi erano espressi tramite la mimica del viso ed il movimento delle mani.

Allo scopo di rendere più visibile le estremità, mani e piedi vengono tinti di rosso, in special modo le dita che hanno un ruolo molto importante nella narrazione mimica. Questo stile di danza è considerato lo stile madre tra le diverse danze indiane ed è diventata una delle danze più complete e significative al mondo, non solo in India.

La prima parte del nome che indica questa danza, Bha, ra, ta, svela in modo chiaro quello che è considerato arte: espressione, melodia e ritmo. Il Bharata Natyam è anche chiamato ‘yoga in movimento’ in quanto richiede la conoscenza totale del complesso psico-fisico, concentrazione e dedizione. Velocità, perfetta geometria delle linee del corpo e ritmo si fondono perfettamente con il mudra, il linguaggio delle mani, e l’elegante mimica del viso.

Attraverso questa antica espressione artistica si possono scoprire molteplici leggende e tradizioni, lasciandosi trasportare dal magico tintinnio dei gioielli delle danzatrici e dai movimenti raffinati.

Testo di Federica Giuliani, foto Ufficio nazionale del turismo indiano