“La semplicità non è un obiettivo, ma un indispensabile avvicinamento al senso vero delle cose” -Constantin Brancusi-
La Fondazione Beyeler di Basilea dedica una grande mostra, visitabile fino al 21 agosto 2011, a Constantin Brancusi e Richard Serra, due dei più grandi scultori del XX secolo.
Il primo ha gettato le fondamenta della scultura astratta con la continua ricerca della forma ridotta all’essenza, il secondo, invece, è noto per le sue opere in acciaio minimali.
La mostra, curata da Oliver Wick, è organizzata in collaborazione con il Guggenheim Museum di Bilbao, dove verrà successivamente trasferita.
Una selezione di quaranta opere, suddivise per gruppi tematici, delinea gli aspetti fondamentali dell’arte di Brancusi. Tra le più famose ed apprezzate ci sono la Musa addormentata, il bacio e la Principessa X. In una sala riservata, una selezione di venti fotografie originali aiuterà a comprendere l’originale concetto che Brancusi aveva della propria arte.
La selezione delle opere di Richard Serra, invece, andrà a ripercorrere le varie fasi del suo cammino artistico mentre cercava di giungere al riconoscimento di un’ideale presenza spaziale, analizzando, in questo modo, il problema dell’essenza della scultura. Oltre alle sue dieci opere plastiche, vengono esposte un serie di lavori su carta di carattere retrospettivo anch’esse.
Serra ha frequentato spesso l’atelier di Brancusi a Parigi, manifestando ripetutamente il suo interesse per le opere dello scultore romeno. Le considerava una sorta di enciclopedia da cui trarre ispirazione per poi trarre soluzioni del tutto personali e particolari. La mostra è l’occasione per vedere le sculture dei due autori affiancate, per notarne le similitudini e, al tempo stesso, le diversità.
È la prima volta che l’opera plastica di Constantin Brancusi viene esposta in Svizzera come retrospettiva e la mostra costituisce anche la prima, completa presentazione svizzera dell’opera di Richard Serra. L’installazione delle opere di Richard Serra nella Fondatione Beyeler ha rappresentato anche una notevole sfida di carattere tecnico. Infatti è stato necessario creare ex novo le condizioni essenziali da rendereo possibile l’esposizione delle opere nel museo. Si pensi che, soltanto per l’installazione dell’opera Fernando Pessoa, sono state spostate circa settanta tonnellate di acciaio.
Informazioni utili
Come arrivare a Basilea: In treno, Linea Milano, Brig, Bern, Olten, Basel diretto o con cambio a Zurigo 4-5 ore. In auto, Milano-Basilea via Como, Chiasso, Bellinzona, Gottardo, Lucerna. 340 km, 4hr. In aereo, con Swiss da Malpensa a Zurigo e poi in treno fino a Basilea. Tariffe da 124 € per tratta.
Dove: Fondation Beyeler. Baselstrasse 101. CH-4125 Riehen / Basel. Svizzera. t. +41 (0)61 645 97 00.
Orari di apertura: tutti i giorni ore 10 –18, mercoledì ore 10 – 20
Come raggiungere la mostra: Sconsigliato l’uso dell’auto per mancanza di parcheggi. Il mezzo più rapido è il tram No. 2 dalla Stazione Centrale ferroviaria in direzione Badischer Banhof con cambio sul tram No. 6 in direzione Riehen Grenze, scendendo davanti alla Fondazione. In alternativa in treno direttamente dalla stzione centrale e dalla Badischer Bahnhof a Riehen (direzione Zell im Wiesental, Germania), Poi 5 minuti a piedi.
Dove dormire: Best Western Hotel Merian am Rhein, Rheingasse 2, 4058 Basel. t.+41 (0)61 685 11 11. Storico hotel, in centro sulle rive del Reno.
Dove mangiare: Stucki Bruderholz, Bruderholzallee 42, Basilea 4059. t.+41 (0)61 361 8222. Ristorante moderno ed elegante. Tanja Grandits prepara piatti molto sofisticati che risentono di influenze asiatiche.
A cura di Federica Giuliani, foto Fondazione Beyeler
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