Lasciato il Parco Nazionale di Manuel Antonio ci siamo spostati a El Silencio, un piccolo villaggio distante una trentina di minuti in auto. Abbiamo fatto tappa in questo posto perchè attratti dai vari progetti sviluppati dalla comunità. Iniziamo dicendo che Silencio non è solamente un semplice villaggio, ma è una cooperativa indipendente fondata nel 1973 e formata al momento da ottanta famiglie. In questi quaranta anni, grazie alla cooperativa, il villaggio ha sviluppato i suoi servizi e oggi ci sono scuole (dall’asilo nido alle scuole superiori), un piccolo supermarket, due bar e una struttura per accogliere qualche turista. In questo posto tutti lavorano in diversi progetti per il bene comune della cooperativa in modo tale da essere quasi totalmente autosufficienti sotto molti aspetti. Nella comunità si trova
una piantagione di palme africane (che assorbe la maggior parte della manodopera locale), una fattoria con vacche e galline, un orto biologico e un centro di riscatto per animali. Questo piccolo villaggio è l’unico posto in tutto il Costa Rica ad avere coniato una moneta propria, con la quale si paga parte del salario dei lavoratori della cooperativa. Questo denaro è spendibile solo qui, offre agevolazioni a chi compra e assicura che parte degli stipendi sia sempre spesa all’interno della comunità stessa, rendendo dinamica la sua economia. Proprio come piace a noi, siamo stati ospitati a casa di una famiglia locale e abbiamo trascorso una settimana lavorando sia presso il centro riscatto animali, sia nei campi insieme ai contadini.
Come spesso ci accade, l’accoglienza e il calore umano sono gli ingredienti principali. Le giornate passate sotto un sole cocente e un caldo umido soffocante passano piacevolmente lavorando, parlando e scherzando insieme ai simpaticissimi contadini. Nel giro di una settimana ti conoscono quasi tutti, inoltre il fine settimana tutta la comunità partecipa alla serata di karaoke e di balli latini, e Toti ha dato il suo apporto cantando in spagnolo “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo, diventando così famoso nel piccolo “pueblo”.
In questa zona è inoltre molto consigliato fare camminate nel bosco tropicale, dove si incontrano due bellissime cascate. Infine un must è il Rafting (che per chi lavora nella comunità come volontario ha un prezzo economicissimo) sul Rio Savegre, un’esperienza unica e ricca di emozione data sia dall’avventura adrenalinica delle rapide sia dalla bellezza paesaggistica della zona.
Tra tutti gli animali che popolano questa zona, si possono vedere tantissime specie di uccelli, e noi siamo rimasti senza parole quando abbiamo visto volare una coppia di bellissimi pappagalli rossi (macao) proprio sopra le nostre teste.
È sempre difficile lasciare posti così, ma siamo sempre più motivati a seguire il nostro viaggio e abbiamo ancora davanti tantissima strada da fare. Scendendo verso sud sempre sulla costa Pacifica, abbiamo fatto una breve sosta a Dominical, un villaggio su una lunghissima spiaggia. Il mix di mare, spiaggia immensa, foresta, alte palme di cocco e pochissime persone, rendono lo scenario incredibile. Le onde arrivano alte e fortissime e qualche surfista si cimenta nel cavalcarle. Una sosta veramente incantevole, resa speciale da un tramonto e un arcobaleno talmente belli da togliere il fiato.
Testo e foto si Silvia Costarella e Toti Salemi Love4Globe
