Esistono ancora dei luoghi appartati che hanno la capacità di restituirci atmosfere dal sapore antico. Tra questi posti vi è certamente la piccola cittadina fortificata di Provins, nel dipartimento Seine et Marne, ottanta chilometri a sud est di Parigi.
Ad accogliere il visitatore, le imponenti mura (remparts in francese) che oggi restano dei cinque chilometri originari. Sebbene oggi ne sopravviva un chilometro e mezzo intorno alla città alta, per ben venticinque metri di altezza, ciò che rimane lascia intuire la potenza e ricchezza che nel lontano passato caratterizzò quest’area. Realizzate per volontà del conte di Champagne Thibaud IV e completate successivamente dal re Filippo il Bello tra il XIII e XIV le mura di Provins dovevano impressionare fortemente chi a questo luogo si avvicinava per la prima volta.
Ancora oggi riempie di stupore e meraviglia la creatività e la capacità tecnica sfoderate all’epoca nella realizzazione di torri dalle forme più diverse: rettangolari, rotonde, esagonali, ottagonali.
Un altro esempio della potenza e ricchezza dei conti di Champagne è dato dalla Tour César, assurta a monumento simbolo di Provins, torre dalla forma ottagonale con quattro torrette laterali.
Provins che si sviluppa in una città alta, le Chatel, e una bassa, le Val, è sito UNESCO dal 2001 per via dei suoi cinquantotto monumenti classificati di interesse storico.
Per chi vada alla ricerca di testimonianze del passato rappresenta un’eccezionale opportunità per ammirare esempi di edifici militari, civili e religiosi d’epoca medievale, che ci raccontano come questo fosse luogo di transito e di commerci per la sua posizione strategica. Provins diventa, infatti, a partire dall’anno mille, crocevia degli itinerari commerciali d’Europa: era proprio in questo territorio che si svolgevano le celebri fiere di Champagne. Oggi a Provins si può visitare il Museo “La Grange aux dîmes”con le ampie sale dai soffitti a volta, per comprendere come i mercanti provenienti da ogni angolo d’Europa conservavano e vendevano le loro merci.
L’occasione migliore per visitare Provins va senz’altro dalla primavera all’autunno. Ogni anno, in particolare dal mese di luglio e fino ai primi di novembre, vi si svolgono, con cadenza quasi quotidiana, diversi spettacoli equestri e di falconeria, danze in costume, mercati e fiere specializzate, occasioni che in qualche modo ci riportano indietro nel tempo, aiutandoci a immaginare l’atmosfera multicolore delle fiere che qui si organizzavano.
Il calendario dettagliato delle manifestazioni, con orari e soluzioni vantaggiose di biglietti per i gruppi familiari si trova aggiornato al sito: www.provins.net, strumento di informazione indispensabile per organizzare il proprio viaggio.
La Rosa di Provins
L’imponenza delle mura, la ruvida pietra degli edifici civili e religiosi che incutono timore e rispetto è però, c’è da dire, quasi ovunque ingentilita dalla presenza di rampicanti e di fiori, tra i quali troneggia la rosa. La rosa di Provins, “rosa gallica officinalis”, è infatti un altro prodotto-simbolo del luogo, portato a Provins, come narra la tradizione orale, da Gerusalemme all’epoca delle Crociate.
Oggi la rosa si trova proposta quale ingrediente prezioso di marmellate, saponi, sciroppi, caramelle, in vendita nelle diverse botteghe del centro destinate ai turisti che ne escono inebriati (e forse anche un po’ disorientati non sapendo cosa scegliere). Passeggiando tra i vicoli, senza fretta, si avrà modo di assaggiare, annusare, confrontare prezzi e prodotti e acquistare il meglio dell’offerta, proprio come facevano i mercanti più scaltri che qui si davano appuntamento.
Che questa bella cittadina viva di turismo s’intuisce subito, ma la cosa che sorprende è la particolare attenzione verso ogni differente tipo di turista. Non mancano le proposte per i viaggiatori che amano risiedere in dimore storiche dagli arredi curati, e tuttavia a prezzi tutto sommato accessibili, così come per chi ama un contatto più immediato con la natura. Proprio accanto all’Ufficio del turismo, ad esempio, è stata allestita un’area attrezzata per pic-nic e camperisti.
In conclusione, ci piace di Provins quest’attenzione particolare per ogni specifica esigenza, che rivela la sua antica consuetudine all’ospitalità.
Testo e foto di Licia Zuzzaro
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