
Le valigie sono gonfie all’inverosimile, tanto che sembra che debbano esplodere da un momento all’altro, controlliamo le macchine fotografiche, verifichiamo che le batterie siano cariche, facciamo scorta di schede di memoria (non bastano mai!) , puliamo gli obiettivi e così siamo pronti per un’altra avventura, questa volta nella terra dei Vichinghi, nella terra del freddo e musa ispiratrice di J.R. Tolkien che, nel “Signore degli anelli “ ne dà un’inconsapevole ma reale descrizione: la Norvegia.

Il nostro viaggio parte da Geiranger da dove prendiamo il traghetto detto anche “Nutshell” per la sua forma a guscio di noce. Il tempo ci accompagna perché è fantastico, fa caldo, c’è un cielo azzurro con qualche nuvoletta bianca, cosa alquanto rara in queste zone. Incrociamo una nave da crociera mentre cominciamo la nostra attraversata all’interno del fiordo , il “Geirangerfjord” , che si trova nella regione di Møre og Romsdal, nella parte nord della Norvegia occidentale. I gabbiani ci accompagnano, man mano che il traghetto scivola sul mare; ai lati scorgiamo montagne altissime e le famose “cascate delle sette sorelle” venerate dai Vichinghi, e il “Velo della sposa” che è una cascata così chiamata perché durante il suo percorso, si dirama formando uno strascico bianco che si biforca alla base. Lasciato il Girangerfjord ci dirigiamo verso ovest dove, dopo aver visto le famose case con tetti in torba e le stavkirke, chiese caratteristiche arriviamo a Olden un piccolo ma grazioso villaggio di circa 500 anime, con case in legno dai tetti spioventi tutte colorate, lungo l’Innvikfjorden. E’ qui che soggiorneremo in vista della escursione al ghiacciaio di Jostedal, il più grande dell’Europa continentale. Si trova nella vallata di Bricks ed infatti una delle sue diramazioni prende il nome di Briksdalsbreen . Purtroppo si riduce sempre di più nel corso del tempo. Qui si organizzano scalate e passeggiate, un’esperienza davvero unica!

Continuando lungo le strette e tortuose strade della Norvegia, arriviamo a Sogndal, una ridente cittadina di 3.000 abitanti del 1838 dove, dopo aver accontentato il nostro stomaco, ci imbarchiamo per visitare il Sognefjord , che con i suoi 205 Km di lunghezza, è il fiordo più grande della Norvegia ed il secondo nel mondo, dopo quello presente in Groenlandia. Anche qui i paesaggi che si susseguono uno dopo l’altro, man mano che il “Nutshell” scivola lungo le acque, sono spettacolari, accompagnate poi da un cielo azzurrissimo, soprattutto lungo il suo stretto affluente, il Naerofjord. Le cascate lungo le montagne non possono non essere catturate dagli obiettivi delle nostre macchine fotografiche. Sembra quasi un paesaggio surreale.

Finita la traversata ci dirigiamo verso Bergen, sulla costa sud-occidentale. Ci appare bellissima, la cosa che colpisce per prima sono i itetti spioventi in legno tutti colorati, e illuminati dalla calda luce radente del tardo pomeriggio, cosa rarissima da quelle parti. Preso possesso della camera, subito ci facciamo accogliere dall’ospitalità della gente del posto. Visitiamo il famosissimo quartiere del “Bryggen” il più antico di Bergen , detto anche anseatico, in quanto frequentato dai tedeschi della Lega Anseatica che acquistavano il pesce dai pescatori locali e lo inviavano ai mercati europei. Oggi questo quartiere è Patrimonio UNESCO. Passeggiando tra le sue vie sembra ancora di scorgere voci di uomini del passato, che si appropinquano a raggiungere il mercato del pesce per la vendita.

Lasciata Bergen ci dirigiamo verso quel luogo che più di ogni altro ci ricorda i territori del romanzo di Tolkien “Il Signore degli anelli”: le cascate “Voringsfossen”, le più alte della Norvegia, che con il loro salto di circa 150 mt, e un tumultuoso turbinio di acque, creano vapori che si spargono all’interno della montagna spaccata come un Canyon, dando vita ad un piccolo fiume. Le lame di luce che la attraversano, fanno ritornare alla mente le “fucine” dei servi dell’omonimo romanzo. Non da meno è la Valle di Hallingdal, una tundra sconfinata, piena di laghi e corsi d’acqua, che ricorda la prima parte della Terra di Mezzo, che Frodo, il protagonista del romanzo attraversa, giungendo da un luogo freddo ed impervio come il Ghiacciaio Jostedal.

Il viaggio sta per terminare ma prima di tornare ad Oslo per prendere l’aereo che ci riporterà a casa, ne approfittiamo per fare un ultimo salto nel passato, nella storia e nella mitologia vichinga, visitando un museo straordinario “Il Museo delle Navi Vichinghe”. Queste navi sono state rinvenute in diversi siti archeologici in Norvegia e ricostruite fedelmente all’interno della struttura, insieme a slitte, enormi pali utilizzati per impiantare le tende dei campi militari ed arnesi di uso comune, come l’aratro per preparare la terra alla coltivazione. L’odore del mare, ci saluta dandoci un arrivederci davvero suggestivo, ma prima di salutare la Norvegia, il nostro pensiero va alle 97 vittime dell’attentato del 22 luglio scorso, ricordate con il silenzio e con una città trasformata dai cittadini di tutto il Mondo, in uno splendido roseto. Visitare i fiordi, è stato come entrare in un mondo pieno di magia, facendoci viaggiare in un’altra dimensione, distaccandoci completamente da ciò che sono gli affanni ed i problemi di tutti i giorni, e quando ripartiamo lasciamo un po’ di noi in un piccolo totem, costruito con i sassolini, sperando di ritornare a sognare la magia del Grande Nord.
Testo di Valentina de Seneen Foto di Enrico Maggi
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