NOVA EX ANTIQUIS: Raffaello Bertieri e Il Risorgimento Grafico

La mostra “NOVA EX ANTIQUIS. Raffaello Bertieri e Il Risorgimento Grafico” presso la Biblioteca Nazionale Braidense, intende ricordare la straordinaria e poliedrica figura di Raffaello Bertieri, promotore del “Risorgimento” delle arti grafiche italiane.

“Il Risorgimento Grafico” fu il nome con cui Raffaello Bertieri (Firenze 1875 – Milano 1941), volle battezzare la sua creatura: ci riferiamo alla rivista che seppe dare nuovo slancio alla tipografia italiana. “Nova ex antiquis” diventa, infatti, il suo motto, che traduce la volontà di recupero del glorioso passato della tradizione tipografica italiana che, va ricordato, dopo Giovanni Bodoni, era caduta nel buio della decadenza tecnica (con una sempre maggiore dipendenza dall’estero per i macchinari, la carta e i caratteri) e stilistica.

In occasione del 70° anniversario dalla sua morte la Biblioteca Nazionale Braidense, in collaborazione con l’Associazione Culturale Studi Grafici, ha voluto celebrare Bertieri con l’esposizione di alcune delle pagine più espressive della rivista “Il Risorgimento Grafico” (19021941), di cui fu direttore e proprietario, insieme a libri, stampati e preziosi materiali inediti.

Dalla mostra, allestita nella splendida Sala Maria Teresa, fino al 16 dicembre 2011, emerge vivida la spiccata personalità del Bertieri, raccontata attraverso la sua ricca produzione, che testimonia la storia tipografica dell’editoria italiana della prima metà del Novecento.

Un’attenta selezione di fascicoli della rivista (dalla raccolta completa posseduta dalla Biblioteca e da collezioni private) è accompagnata da una galleria storica di oggetti, quali i punzoni tipografici d’epoca, fotografie, documenti dall’archivio Bertieri di proprietà del Museo Bodoniano. Altri indicativi esempi della sua produzione sono esemplificati da fotografie pubblicitarie, necrologi, etichette di alberghi o di profumi, carte intestate, caricature, ex libris, xilografie e filigrane. Alcuni disegni, realizzati da grandi talenti come Antonio Rubino, Piero Bernardini, Achille Luciano Mauzan e Francesco Carnevali, rappresentano una testimonianza unica della storia dell’illustrazione italiana.

Raffaello Bertieri rappresenta la perfetta incarnazione del self made man. Nato a Firenze nel 1875 da famiglia di modeste condizioni, a tredici anni entra in tipografia. Nel 1898 diventa presidente della Federazione del Libro. Entrato nella redazione della nuova rivista bimensile “Il Risorgimento Grafico”, Bertieri ne diventa nel 1904 direttore responsabile, assumendo nel 1906 la proprietà della testata. Negli anni Trenta la notorietà di Bertieri giunge al culmine, grazie anche alle numerose partecipazioni a fiere internazionali.

Bertieri riscopre in chiave moderna i valori estetici e artistici dell’antica tradizione rinascimentale italiana. Avvertendo la sudditanza della tipografia italiana dai modelli nordamericani ricalcati su quelli dei nostri maestri del Rinascimento, arriva a rivalutare Bodoni come raccordo tra quella straordinaria tradizione e il neoclassicismo.

Grande attenzione rivolse anche alla formazione: al tipografo, infatti, si chiede perizia tecnica unita a sensibilità artistica. Intraprende quindi un’estesa opera di educazione e propaganda per formare nuove generazioni di artisti?tipografi e, al contempo, educare il pubblico al buon gusto. Dal 1919 al 1925 dirigerà la Scuola del libro di Milano, mentre nel 1927 darà vita all’Istituto Grafico Bertieri la cui sede, divenuta nel dopoguerra di proprietà dell’Unione Grafici, e acquistata da Angelo Rizzoli nel 1950, ospiterà l’Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle Arti Grafiche.

Biblioteca Nazionale Braidense

Sala Maria Teresa

via Brera 28, Milano

Fino al 16 dicembre 2011

Orari : lunedì – sabato: 9.30 – 13.00

Ingresso libero, chiuso domenica e festivi

Info: Prenotazione visite guidate, Catalogo a cura di Gaetano Grizzanti

Testo di Licia Zuzzaro

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