Descrivere Capo Nord è davvero difficile. Si possono usare tante parole, ma non potranno mai raccontare l’ assoluta particolarità di questo luogo. Situato all’estremo nord della Norvegia, è il punto più settentrionale dell’Europa continentale, più vicino al Polo Nord che alla capitale Oslo.
Sotto certi aspetti lo si può considerare come un luogo mistico. Nei secoli passati i Sami, popolazione nomade delle zone più settentrionali, lo consideravano un sito carico di energia e, per questo, ideale per officiare riti sacrificali.
Ancora oggi, nonostante sia molto più semplice raggiungerlo rispetto al passato, conserva un certo fascino misterioso. E questo mistero è esaltato dalla sua posizione “ai confini del mondo”.
Ci sono diversi modi per arrivare fin quassù, comodamente in aereo oppure navigando con l’Hurtigruten lungo i meravigliosi fiordi. Ma la vera avventura che regala una sensazione di conquista è viaggiare via terra.
Chi utilizza i trasporti pubblici deve mettere in conto che la ferrovia si interrompe a Bodo, città della Norvegia centrale, territorio dove già si possono ammirare i fenomeni del sole di mezzanotte e dell’aurora boreale in quanto essa si manifesta a nord.
Per continuare la salita verso nord, che prevede quattro giorni di viaggio, ci si deve affidare agli autobus, che servono anche i centri più piccoli.
Lungo questa cavalcata, guardando anche in mezzo al freddo mare dove spuntano le meravigliose Isole Lofoten e Vesteralen, si possono incontrare località come Narvik, Tromso, Alta e l’isola di Mageroya, conosciuta perché qui si trova Honningsvag, ultimo piccolo, pittoresco villaggio situato ad un soffio dal mitico Capo. Quest’isola è collegata alla terraferma norvegese grazie ad un tunnel sottomarino lungo circa 7 km e profondo più di 200 metri.
Honningsvag è una sorta di crocevia per il viaggiatore. Qui converge chi ha preso l’aereo, chi è giunto in nave e chi in autobus. Senza dimenticare che c’è anche chi desidera fare un’esperienza in totale libertà, arrivando qui con i propri motoveicoli e autoveicoli. Ma tutti approfittano della presenza del prezioso Ufficio del Turismo che sorge vicino al porto, per avere informazioni sulla zona.
Sarebbe un peccato non sostare per qualche ora. Il villaggio è davvero caratteristico con le sue quiete stradine, con i suoi simpatici locali, con i suoi cordiali ed ospitali abitanti.
Da non trascurare una visita al Nordkappmuseum, situato nello stesso edificio del punto informazioni, che raccoglie documenti e reperti dell’area e alla Chiesa, unico edificio che si è salvato dai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale. Qui è possibile lasciare un’impronta del proprio passaggio in queste lontane terre firmando un registro. Ed ora ci siamo, ancora pochi km di strada e si arriva al punto più a nord del nostro continente.
Ci si può unire a tour guidati o fare da soli aspettando un autobus, noleggiando un’auto o una bicicletta. In qualsiasi modo si raggiunga Capo Nord bisogna pagare un pedaggio all’ingresso.
Il posto, però, ne vale la pena, anche perché il solo viaggio nella sua direzione è a dir poco fenomenale. La natura sembra scomparire lasciando spazio ad un paesaggio arido, quasi lunare. Il vento in qualsiasi stagione è forte. Il silenzio, assoluto e struggente.
Capo Nord è una maestosa falesia alta 307 metri che offre uno spettacolare strapiombo che si affaccia sul Mare Glaciale Artico.
Ad accogliere il visitatore c’è il Nordkapphallen, un centro dove si trovano negozi di souvenir, un ristorante, una tavola calda e la Cappella di S. Giovanni. Inoltre è presente un anfiteatro dove si può assistere ad un documentario naturalistico. E non dimenticate di visitare l’ufficio postale da dove è possibile spedire una cartolina con il timbro di Capo Nord e di prendere un attestato della vostra visita.
Ma tutto questo è solo un contorno perché il vero emozionante spettacolo è fuori.
Usciti dall’edificio, si vedrà un enorme mappamondo, simbolo di questo luogo. Ma di sicuro l’ attenzione verrà catturata dal paesaggio. Dall’alto si vedrà l’infinita distesa del mare e si potrà ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla scogliera. D’estate, la luce del sole di mezzanotte sembra incendiare tutto l’orizzonte. In inverno il buio della notte polare è colorato dalla magica luce del nord, l’aurora boreale. Non c’è niente altro da dire, la strada termina qui, non si può andare più a nord. Questa è la fine del mondo, l’ultima frontiera. E non poteva esserci luogo più incantato.
Testo di Gabriele Laganà. Foto di Johan Wildhagen
Info utili:
Informazioni e assistenza per organizzare un viaggio personalizzato secondo le proprie esigenze presso le migliori agenzie di viaggio.
Ufficio Norvegese per il Commercio e il Turismo, Via Puccini, 5 20121 Milano. Tel. +39 0285451460
Come arrivare: in aereo diverse compagnie aeree permettono di raggiungere il nord della Norvegia come la Wideroe e la SAS. In nave sulla suggestiva Hurtigruten. In treno, la linea ferroviaria si interrompe a Bodo. L’ unica città del nord che ha una ferrovia è Narvik, la quale è collegata via treno solo con la Svezia e non con altre città norvegesi. I bus sono utili per muoversi all’interno della Norvegia.
Dove dormire: possibilità di sconti in estate e nei week-end. Diverse catene alberghiere offrono pass. Rica Hotel Honningsvag Storgt. 4, 9750 Nordkapp, Nordkapp Vandrerhjem, Kobbhullveien10 9750 Honningsvåg
Dove mangiare: Corner Fiskerveien 1, Honningsvag
Lingua: norvegese, ma praticamente tutti parlano inglese. E qualcuno anche il tedesco.
Elettricità: Lo standard norvegese è 220 Volt C.A. (50 Hz).
Documenti: per i cittadini italiani è sufficiente la carta di identità valida per l’ espatrio. I minori di 15 anni devono essere in possesso del certificato per l’ espatrio, dove sono apposti i nomi dei genitori
Moneta: corona norvegese
Orario: nessuna differenza rispetto all’ Italia
Telefono: dall’ Italia alla Norvegia comporre il prefisso internazionale 0047 seguito dal numero locale
Clima ed abbigliamento: nonostante la latitudine, il Paese gode di un clima relativamente mite grazie all’ azione della Corrente del Golfo. In estate si può arrivare anche a sfiorare i 30° sia al sud che al nord, ma generalmente è un caldo secco. In inverno nelle zone interne si possono toccare anche i 40° sottozero, mentre sulle coste si troveranno temperature un po’ più alte. In qualsiasi periodo dell’ anno il tempo è variabile. L’ ideale è vestirsi a strati. Portare sempre maglioni caldi, ma anche magliette leggere, una giacca che ripari dalla pioggia e dal vento e scarpe comode e calde. Se si arriva in Norvegia in inverno sono necessari giacche molto pesanti, guanti e sciarpe.
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