Salviamo le Cinque Terre

La scorsa settimana una forte alluvione ha sommerso e devastato le Cinque Terre, uno dei luoghi più belli e incontaminati della Liguria. Tante le iniziative per ripulirle: occorre fare qualcosa se non vogliamo rinunciare a questo spettacolo naturale.

Una serie di paesini arroccati sui monti si affacciano sulla costa orientale della Liguria, uno in fila all’altro, come in una cartolina. È l’immagine delle Cinque Terre, ogni anno meta di milioni di turisti, indipendentemente dalla bassa o alta stagione, ora devastate dall’impeto di un’alluvione che la scorsa settimana ha sommerso e travolto tutto.

Adesso è tutta un’altra cosa: la terra bagnata ha coperto le insenature, gli scogli, le viottole e i negozi, fino ad arrivare al primo piano di quelle casette dai colori caratteristici:  giallo, rosso, rosa…

Sono cresciuta a due passi da lì, a Sestri Levante – 30 minuti in treno da Monterosso – e ho vissuto l’ultima settimana con preoccupazione, avendo famiglia e amici in zona. Ora il pensiero va a tutte quelle persone che hanno perso casa, lavoro, amici, e a quella bellezza rovinata.

Paradiso della mia East Coast, le Cinque Terre sono state vittime del maltempo, della cattiva manutenzione di fiumi e scarichi, del menefreghismo di un’amministrazione troppo fiduciosa, del fango che non risparmia niente e nessuno.

Soltanto due mesi fa, a ferragosto, ho percorso a piedi, zaino in spalla, tutti i sentieri che collegano queste cittadine splendide, riempiendomi gli occhi di quel panorama spettacolare immerso nella natura del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Partenza da Monterosso, poi Vernazza, Coniglia, Menarola e infine Riomaggiore, dove si trova la famosa e affollata “Via dell’amore”. È tutto alluvionato, ora.

Sono tantissimi i volontari che in questa settimana sono andati a dare una mano per ripulire strade, case, piazze e negozi. Proprio ieri è stata tirata fuori del fango la decima vittima di quest’alluvione senza pietà. C’è bisogno di tutto, dai beni di prima necessità alle braccia per spalare.

Approfittando della giornata libera, ieri mia madre ha indossato gli stivali, si è rimboccata le maniche ed è andata ad aiutare: “Vernazza era immobilizzata per il funerale di una delle vittime, così ho passato la giornata a mettere a posto i lettini delle spiagge davanti alla stazione”, mi ha detto, stanca ma soddisfatta. “C’è ancora tantissimo da fare, spero di riuscire a tornare il prossimo weekend.”

Speriamo davvero, perché da domani sono attese nuove piogge e si temono altri danni. Il tempo stringe.

È stato ripristinato un binario ferroviario per far passare i treni e facilitare lo spostamento di persone e merci, dato che le strade sono state notevolmente danneggiate dal fango.

Saranno altissimi i costi necessari alla ricostruzione di queste zone: le strade, appunto, ma anche la pulizia di case e negozi, le spese per ricominciare le decine di attività che sono sparite da un giorno all’altro, senza possibilità di salvare niente.

C’è bisogno di un aiuto esterno, sia per contribuire alle opere di soccorso, sia per la ricostruzione delle zone alluvionate. Basta un sms al numero 45500 per donare 2€ dal proprio cellulare. Per donazioni più consistenti, il comune di Monterosso e l’associazione Amici delle Cinque Terre hanno attivato dei conti corrente per la raccolta fondi.

Chi ama la natura e i bei paesaggi non può restare indifferente a queste immagini.

Testo di Giorgia Boitano

Info: Consorzio delle Cinque Terre; Cinqueterre blog

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