Portorose, Slovenia: terme, sale e sole

Portorose, la Città delle Rose,  una delle più antiche località termali della Slovenia è tornata ai suoi fasti che risalgono al XIII secolo. Merito della  qualità delle proposte di alloggio e dell’efficacia curativa del sale, delle acque e dei fanghi.





Chi non avrebbe voglia di un break invernale all’insegna del relax? Nella Penisola Istriana, a solo 33 Km. da Trieste, c’è Portorose, una tra le più antiche località termali della Slovenia. Con un nome che evoca i giardini di rose profumate che una volta esistevano davvero qui,  questa località balneare ha una storia come centro termale che risale al tredicesimo secolo, quando i monaci benedettini scoprirono gli effetti benefici dell’acqua marina. Ma è solo negli ultimi  anni che è stata rilanciata quella tradizione termale che già  con gli Asburgo godeva di un grande successo mondano. Qui, il complesso LifeClass Hotels & SPA propone una offerta curativa tra le più complete d’Europa: ampie piscine con acqua termominerale, un centro thalasso (dove sono altamente consigliati i bagni di acqua Madre); il centro ayurveda Shatki ( molto suggestivo per l’arredamento orientale e il profumo di gelsomino, arancia e ylang-ylang); il centro Wai Thai di massaggi thailandesi; e per ultimo il Sauna Park con un percorso di sette saune diverse tra cui la grotta gelata ed il bagno a vapore marino, dove si utilizza il sale di Sicciole… Basta trascorrere un weekend lungo  per cambiare ritmo e assaporare la sensazione di benessere assoluto che regalano beauty – coccole e massaggi esclusivi. Per il soggiorno, l’accogliente Grand Hotel Portorož (5 stelle), in stile classico e affacciato sul mare.



Nonostante sia grande la tentazione di passare tutto il tempo nelle piscine, merita anche uscire per scoprire questa parte della Slovenia completamente dedicata al mare. Molto vicina alla mondana Portorose si trova Pirano, metà italiana e metà slovena, dove le conversazioni in entrambe le lingue si mischiano e confondono con i rumori della città. Da lontano la sua architettura ricorda un mosaico colorito e allegro, e da dentro è impossibile non perdersi nel reticolo del suo tracciato medievale per scoprire i suoi magnifici palazzi gotici e un centro storico ammaliante, pieno di angoli e strade che ricordano Venezia. Si parte dalla Piazza Tartini, con gli edifici del Comune ed il Palazzo di Giustizia, e su un lato la “Casa Veneziana” costruita, secondo la leggenda, da un commerciante di una certa età per regalarla alla sua giovanissima sposa come prova del suo amore. Questo spiega la scritta sulla facciata “Lassa pur dir” (che significa “lascia che parlino”). Da qui si sale verso la chiesa di San Giorgio, punto dal quale Pirano sembra incastrata nel mare, come una nave che affaccia la sua prua verso ovest.



Il sale è il mare che non è potuto ritornare al cielo”…con questa metafora ci apre le sue porte il Parco Naturale delle Saline di Sicciole, 650 ettari di ambiente umido che funge da habitat a  288 specie diverse di uccelli. Qui la simbiosi tra il vento, il sole, il mare e il lavoro del salinaio hanno creato un paesaggio arido e solitario. La particolarità di questo luogo è che il processo di estrazione del sale si mantiene uguale a 700 anni fa. Tutto questo possiamo vederlo al Museo delle Saline, all’interno di una antica casa di salinai (aperto da Aprile a ottobre).  Una sosta simpatica si può fare al negozio di souvenir, che ci delizierà con i vari prodotti realizzati col sale: dal cioccolato fondente e i praliné con fiori di sale fino alle creme preparate per fare uno “scrub tra i più naturali

Un altra piacevole (e anche innattesa)  scoperta della zona è la enogastronomia.  Il  vino, refosco o malvasia, prodotto nelle colline dell’entroterra, si contamina della salinità del luogo acquistando grande personalità. La cucina invece è un punto d’incontro tra la tradizione mediterranea e  quella balcanica, e tutto ciò che si cucina è quasi a km zero: il miele, il formaggio, l’olio di oliva, il prosciutto del Carso, il pesce, gli asparagi selvatici e il tartufo…Insomma, una destinazione wellness da godere tutto l’anno!


Testo e foto di  Olga Muñoz



Informazioni utili

Come arrivare: Portorose (Portoroz in sloveno) si trova sul mare a 33 km da Trieste, di cui sfrutta l’aeroporto Ronchi dei Legionari (74 Km.). In treno fino a Trieste e da qui in bus (poche corse). oppure in auto: autostrada da Trieste. Attenzione: è necessaria la vignetta autostradale (come in Svizzera) che si può acquistare in frontiera per periodi di un anno / 1 mese /7 gg rispettivamente €95/30/15

Informazioni: Slovenia tourist board; Sito del l’Ufficio del turismo di Portorose e Pirano

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