Berlino con i suoi 3.429.870 abitanti, divenne capitale della Germania nel 1861. La storia della città, ha lasciato segni incancellabili, sia nella fisionomia della città che della popolazione.
La Porta di Brandeburgo, rimane storicamente il simbolo dell’unità tedesca . La Porta, in tedesco Brandenburger Tor , è costituita da colonne doriche in pietra. E’ stata al centro di vittorie, sconfitte, sconvolgimenti politici e sanguinose guerre.
Altro simbolo storico è il muro di Berlino, che divideva la Germania dell’Est dalla Germania dell’Ovest. Il muro per la Germania è il monumento che non esiste piu’. I suoi pezzi rimasti oggi, sono veramente pochi. Alcuni li possiamo vedere sparpagliati in Pariser Plaz, oppure all’interno del museo “Casa al Checkpoint Charlie”. All’interno si ha un’esposizione permanente sulla storia del Muro di Berlino e sulla lotta internazionale per i diritti umani .
Da vedere è anche Checkpoint Charlie, uno dei più noti punti di passaggio negli anni della guerra fredda (1945-1991) . Qui campeggiava il cartello – in inglese, russo, francese e tedesco – che fu il simbolo della divisione di Berlino e un avvertimento per chiunque voleva avventurarsi: ”STATE LASCIANDO IL SETTORE AMERICANO”. Se oggi Checkpoint Charlie è ancora un’icona della divisione politica e del significato stesso del concetto di “confine”, fino alla caduta del muro, avvenuta il 9 novembre 1989, esso ha rappresentato il punto di passaggio tra due realtà: l’Ovest e l’Est, il Capitalismo e il Comunismo, la libertà e la sua privazione. Attualmente, Checkpoint Charlie è un luogo emozionante e carico di valore storico. Storicamente, il luogo è importante perché dal 1961 al 1990 è stato il principale punto di passaggio di diplomatici, giornalisti e visitatori stranieri, autorizzati con visti giornalieri ad accedere a Berlino est. Qui, nell’ottobre del 1961, si fronteggiarono i carri armati americani e quelli sovietici, in un momento di tensione che avrebbe potuto preludere a un nuovo conflitto mondiale.
Di notevole interesse a Berlino è il Duomo, cattedrale protestante della capitale tedesca del XIX secolo, si trova nel quartiere Mitte, nell’Isola dei musei. Il monumento è in stile barocco, risalente alla metà del 1700, distrutto e ricostruito in stile neo barocco. Il Duomo è veramente suggestivo sia all’interno che all’esterno. Si ha una visita panoramica della città visitando la Galleria del Duomo, raggiungibile dopo aver salito i suoi 270 gradini.
Altra importante attrattiva visitando la città, è Alexanderplatz, detta Alex dai berlinesi. Le sue caratteristiche sono: l’alta torre della televisione, il famoso orologio “ Weltzeitur”, che segna il tempo di tutto il mondo e la fontana dell’Amicizia internazionale.
Tra i musei il piu’ famoso è il Museo di Pergamo, il museo d’arte e di archeologia più’ visitato della Germania. Il visitatore rimarrà entusiasta dalle imponenti opere monumentali che ospita. Prende il nome dall’antica città di Pergamo in Turchia dove sono state ritrovate la maggior parte delle opere esposte.
Capolavoro di architettura ellenistica, è l’altare di Pergamo costruito nel 180-159 a.c.. Unica parte originale è pero’ il fregio, che illustra la lotta degli Dei contro i Giganti. Di particolare interesse durante la visita è la Porta di Ishtar, costruita a Babilonia nel VI secolo a.c. e ricostruita a Berlino nel 1936. Oggi costituisce l’attrazione più importante del museo dell’Asia Anteriore, all’interno del museo di Pergamo.
Importante costruzione è il Reichstag, l’edificio sede del Bundestag, il Parlamento federale tedesco costruito come sede del Parlamento del Reich tedesco.
Da non dimenticare una visita al quartiere di San Nicola, Nikolaikirche, con il suo centro e la chiesa medievale. E’ il luogo ideale per passeggiare e bere qualcosa nelle terrazze. La caratteristica di questo quartiere sono le sue stradine strette e sinuose con piccoli caffè e accoglienti locali storici.
A Berlino divertente è anche trascorrere qualche ora al famoso zoo di Berlino, uno degli zoo piu’ grandi della Germania con animali di diverse specie.
Testo e foto di Laura Simonatti
