Top End + Top Fun = Top 10! Questa equazione, misteriosa ma non troppo, svela l’ultimo grande successo di Darwin, capitale del Northern Territory (Australia), che è stata inclusa nelle 10 città top per il 2012 dalla prestigiosa guida Lonely Planet, la bibbia dei viaggiatori.
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Città più settentrionale di Australia, al termine della mitica o Stuart Highway la lunghissima autostrada che da Port Augusta in South Australia si snoda per 2800 km attraverso i deserti e il Red Centre, Darwin ha vissuto a lungo una situazione di isolamento e di ultima frontiera, di terra per uomini duri, per territorians, come si fanno chiamare non senza una punta di orgoglio i locali. Ma i pescatori gonfi di birra – di cui Darwin detto per inciso vanta il maggior consumo mondiale pro capite – i camionisti impolverati da miglia di deserti e gli hippies, che un tempo ne costituivano la popolazione, non esistono più. Spazzati via, come lo fu la città stessa dal ciclone Tracy la notte di Natale del 1972. Sulle rovine è cresciuta una città moderna, divertente e sbarazzina che quest’anno ha raggiunto la consacrazione con l’inserimento nelle 10 città top da visitare nel 2012 dalla “bibbia dei viaggiatori” Lonely Planet.
Sarà per la sua vita notturna favorita dal clima mite, che intenerisce il cuore di territorians e turisti e li spinge in un rito collettivo, la sera dei giovedì estivi, con tavoli e sedie sottobraccio o semplici coperte, sulla Mindil Beach ad ammirare il sole rosso, enorme tuffarsi nel Mar di Timor. Tanto per riempire gli occhi di raggi dorati. Che poi a soddisfare il piacere del palato ci pensa il meraviglioso mercatino di bancarelle adiacente alla spiaggia che sprigiona profumi irresistibili di spezie asiatiche, chiaro indizio della provenienza dei cuochi. a. Certo ci sono anche posti più eleganti e convenzionali come quelli che si stanno sviluppando sul Darwin Waterfront Precinct, una ex zona industriale di 25 ettari, affacciata sul mare che si sta trasformando in una ricercata zona di bar e ristoranti alla moda: comunque tutta Darwin è una città da gustare.
Mindil beach a parte , una visita ai mercati locali è un’esperienza da non perdere: cucina esotica, artigianato locale e musica dal vivo. Il sabato mattina al Parap Village Market non si può sfuggire alla tentazione del famoso laksa di Mary, un involtino di roti con curry, e un succo di frutta appena fatto. Se è domenica sono i Nightcliff Markets, a preparare per colazione crêpes con fragole e nutella, con un sottofondo di musica dal vivo, che si digeriscono passeggiando tra negozi di artigianato, prodotti di canapa e abiti di designer locali. Al Rapid Creek Sunday Market va invece ad acquistare frutta e verdura fresche, soprattutto chi ama la cucina asiatica con corollario di massaggi Thailandesi.
Al di là dei mercati, le zone più “gustose” sono Fannie Bay, favorita dallo splendido panorama, con il suo Cornucopia Museum café, che serve spumante anche a colazione, o il suo Darwin Ski Club, pub con vista sul porto o ancora il Cool Spot Cafe, un locale moderno, che offre piatti leggeri e spuntini. I menù a base di pesce sono il fiore all’occhiello di Pee Wee’s. Per dessert non si può perdere il chocolate slut – è divino. Anche la zona centrale di Darwin, da Mitchell St. e Knuckey St, è piena di ristoranti, caffè e pub. Per la prima colazione, il Café One offre gustosi toast con avocado e cornetti con formaggio e pomodoro, mentre l’indirizzo per gli amanti del caffè è il Cafè 21. Se desiderate qualcosa di diverso, provate la foglia di noce di cocco con crema di limone al Roma Bar o un french toast con sciroppo d’acero e pancetta a dadini al Ducks Bar and Grill.
E questo solo per colazione, perché quando arriva l’ora di pranzo le opzioni sono infinite: sedersi “a bordo” del treno del sushi Go Sushi, gustare una ricca insalata Caesar presso il Wisdom Bar & Café o provare il croccante arrosto d’anatra al Roast and Noodle. O ancora lo Yum Cha della Tasty House, le tapas al Moorish Café, la vostra frittura perfetta al Magic Wok. Neppure gli appassionati di hamburger, fish’n chips e fast food in genere resteranno digiuni. Per loro una serie di pub come il Kitty O’Shea’s, lo Shennanigans o la Fox Ale House sono altrettante mecche. La cena poi è un altro rito. A Cullen Bay si trovano numerosi ristoranti con suggestive vedute sul porto, che offrono cucina italiana, thailandese, greca e francese. E soprattutto le ostriche fresche, specialità della Yots Greek Taverna e il barramundi al Beck. Nella zona dello Stokes Hill Wharf si va a vedere le barche dei pescatori nel porto oppure a rilassarsi sulla spiaggia, sgranocchiando calamari fritti e indovinando i pesci luna che mangiano i resti dei ristoranti.
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