Questo è un viaggio che parte da Genova per arrivare fino a Londra. Protagonista del viaggio è Fabrizio De Andrè, a braccetto con un’orchestra anzi, con l’orchestra per eccellenza: la London Simphony Orchestra.
Nella copertina dell’album Sogno numero 1 la città del cantautore sembra specchiarsi nell’acqua ed il suo riflesso è il profilo della capitale inglese, sede dei leggendari Abbey Road Studios e dell’Air Studio dov’è stato registrato l’intero lavoro prodotto da Nuvole Production (etichetta creata dallo stesso De André e da Dori Ghezzi) e Sony Music. Una collaborazione particolare, voluta da Geoff Westley – compositore, arrangiatore e produttore- alla direzione di ottanta elementi di una delle orchestre più prestigiose al mondo, e subito accettata con entusiasmo da Dori Ghezzi. La scelta dei pezzi, totalmente a discrezione di Westley, copre un periodo d’ampio raggio (da Preghiera in gennaio appartenente al primo album,Volume 1 del 1968, a Anime Salve dall’album omonimo del 1996) ma non mancano brani appartenenti allo stesso disco; indubbiamente il criterio utilizzato per la scelta è squisitamente musicale, legato al gusto e al ruolo di Westley stesso, alle prese con la rilettura di brani in cui la voce e soprattutto il testo la fanno normalmente da padroni.
Un lavoro delicato, di proporzioni notevoli. Dal punto di vista strettamente tecnico la voce di De Andrè, è stata estratta e analizzata in modo da gestire al meglio ogni singola sillaba per adattarla ai tempi orchestrali che non sono, naturalmente, gli stessi di pezzi cantautorali. Vi è la ricerca di un equilibrio tra il cantato e le parti strumentali, che dovrebbero servire ad enfatizzare e valorizzare se non il testo, il timbro e l’intenzione di Faber; ma non è un compito facile. Si passa da brani in cui questa ricerca d’armonia riesce appieno, come Rimini, oppure i due duetti virtuali con Vinicio Capossela (in Valzer per un amore) e con Franco Battiato (in Anime Salve, nella parte che fu di Ivano Fossati) , ad altri pezzi come Hotel Supramonte, in cui invece la parte orchestrale tende ad essere troppo presente. Due i pezzi solo strumentali: Laudate Hominem, che certamente si presta all’interpretazione orchestrale che la LSO realizza in maniera impeccabile, e Le nuvole, arrangiato in maniera molto suggestiva, anche se è impossibile non notare l’assenza di una voce recitante lo splendido testo.
Nel complesso è certamente un album di ottima qualità, di fronte a cui non si può non rimanere per lo meno stupiti. Tanto meglio se lo stupore è positivo. Ciò che posso dire da appassionata di De Andrè, è di non fermarsi al primo ascolto e di lasciarsi avvolgere non solo dalla voce del grande Faber, di cui molti di voi probabilmente saranno già innamorati, ma anche dai colori di un’orchestra così prestigiosa che non può che essere un valore aggiunto.
Testo di Claudia Ferrari
Sogno N° 1 Fabrizio De André e London Simphony Orchestra diretta da Geoff Westley. Nuvole Production srl. CD € 19,99. Special Deluxe Edition CD + Book € 20,99
Per informazioni: Nuvole Production; Fondazione De André; Sony Music
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