Workshop: giornalisti di viaggio si diventa

Chi ama viaggiare e soprattutto, ama raccontare ciò che vede, drizzi le orecchie. Due reporter di successo sono pronti a raccontare il proprio mestiere in un workshop dedicato ad approfondire il mondo del  fotogiornalismo.

Il 21 e 22 Gennaio a Milano, gli inviati speciali del Corriere della Sera Ettore Mo e Luigi Baldelli condivideranno la loro esperienza per una due giorni piena di spunti di viaggio.

Il primo con il taccuino e il secondo con la macchina fotografica, i docenti di eccezione del workshop rappresentano il binomio fondamentale del reportage: il giornalista e il fotografo. Da oltre 15 anni, vanno in giro per il mondo a raccontare insieme una storia, ognuno con i propri strumenti di lavoro. Ci vogliono passione, affiatamento, preparazione, fiuto e perseveranza per raccontare in tandem una buona storia.

Dopo due lunghe e movimentate carriere rincorrendo le più importanti notizie su e giù per il mondo, dal 1995 Ettore Mo e Luigi Baldelli lavorano insieme e hanno raccontato più di 100 reportage per il Corriere della Sera. India, Afghanistan, Albania, Africa sono solo alcuni dei luoghi che hanno conosciuto:  storie di guerra, di rivolta, di diritti umani violati, di conflitti sociali.

Il  workshop si articola in  due giorni di lavori, durante i quali si spiegherà come si trova una storia, i criteri di scelta, le  ricerche da fare prima di partire, come si prepara e pianifica un reportage in aree difficili e non, come ci si muove e ci si relaziona con gli altri una volta sul posto.

Ma la cosa più importante da imparare è il rispetto per i soggetti e le situazioni che si affrontano e la voglia di informare e trasmettere emozioni anche a chi poi guarderà le foto e leggerà il reportage. Perché un inviato ha bisogno di capire la storia da raccontare, di sentirne gli odori, le emozioni e scavare in profondità senza fermarsi al superficiale.


Info utili:

21/22 Gennaio 2012, Milano. Prezzo: 300 euro

Per prenotazioni contattare workshop@parallelozero.com


Testo di Giorgia Boitano