Abu Dhabi Louvre: il Louvre trasloca negli Emirati Arabi

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Il Louvre a Abu Dhabi? Ebbene sì. Ma non preoccupatevi, il museo icona della scintillante ville lumière resta solido avamposto di Parigi. Sarà invece Abu Dhabi a dotarsi di un Louvre in formato maxi. Il Cultural District prevede infatti l’apertura del Louvre Abu Dhabi nel 2015, mentre nel 2016 verrà inaugurato lo Zayed National Museum e nel 2017 il Guggenheim Abu Dhabi: un’iniezione di arte per la capitale degli Emirati Arabi Uniti, fondata nel 1791 dalla tribù beduina dei Ban? Y?s e oggi una delle città più ricche al mondo grazie a un patrimonio petrolifero tra i più ingenti.

Partners di questa operazione culturale? Agence France Muséums, il British Museum e la Solomon R. Guggenheim Foundation. A questo proposito l’Abu Dhabi Executive Council ha affermato: “I musei del Distretto Cultura di Saadiyat Island aiuteranno a rendere Abu Dhabi una delle destinazioni al mondo leader a livello turistico e culturale e incoraggeranno la comunicazione e l’integrazione di diverse culture e Sua Altezza Sheikh Sultan bin Tahnoon Al Nahyan, Presidente di TDIC ha aggiunto che il Cultural District di Saadiyat incentiverà lo sviluppo di esperti culturali locali creando nuovi posti di lavoro e opportunità di carriera”. Oggi Abu Dhabi offre agli occhi stupiti del viaggiatore, conteso tra l’effervescente tecnologia della contemporaneità e il sapore di tradizioni antichissime, posti come Qasr Al-Hosn, dove la Storia trionfa e luoghi di cultura come Al Ain, la Città Giardino di cui il Museo Al Ain, all’interno del Forte Al Jahili, ospita manufatti archeologici preziosi.

Pensate che proprio ad Abu Dhabi nel 2007 è stata costruita quella che oggi è la terza moschea più grande al mondo, intitolata allo sceicco ed ex presidente degli Emirati Arabi Zayed Bin Sultan Al Nahyan: quattro minareti di 107 metri di altezza, 82 cupole, 1.192 colonne di marmo, 142 pinnacoli, fra cui uno in cristallo, ben 70 porte monumentali intagliate per un capolavoro davanti cui ammutolire. Una curiosità? In quest’opera immane potrete vedere anche un pizzico d’Italia. Due aziende italiane, Budri di Mirandola e Fantini Mosaici di Milano, hanno infatti realizzato le decorazioni della moschea, creando nel piazzale esterno un intarsio floreale a pavimento che attualmente è considerato il più grande del mondo.

Maddalena De Bernardi

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