Dalla Linguadoca alla Catalogna per un itinerario d'arte


Un viaggio nel sud ovest della Francia fino all’alba della Spagna, attraverso paesaggi selvaggi e incontaminati, tra città meravigliose come Nimès e Montpellier, Carcassonne e Toulose, Cadaques e Portlligat.

Luoghi dal fascino irresistibile, ricchi di storia, cultura e soprattutto d’arte. Un percorso compiuto anche da celebri pittori quali Matisse, Picasso e Dalì, artisti che decisero si vivere sulle coste di queste regioni magiche affacciate sul Mediterraneo.
Castelli, fortezze, abbazie, chiese e monumenti naturali s’intrecciano in un panorama avvolgente. Percorrendo quelle strade, camminando in quei posti, s’incontrano luoghi fiabeschi e cittadine dove l’architettura ben conservata evoca ancora il richiamo delle origini antiche.

Il capoluogo del dipartimento del Gard è Nimes, dove l’influenza romana mostra ancora oggi il suo riverbero grazie al superbo anfiteatro Les Arènes e al Pantheon la Maison Carèe. Da non perdere inoltre il Pont du Gard, sorprendente acquedotto romano che trasporta acqua sino a Uzès. Da citare la curiosità che proprio a Nimès nacque il tessuto denim, molto resistente e conosciuto come saia.
Proseguendo lungo la costa incontriamo Montpellier, dove si respira un’aria di fermento e si nota il segno lasciato dalle civiltà che l’hanno vissuta. Una città verdeggiante, ricca di musei e di castelli, ma soprattutto di parchi e di giardini, considerata anche la “città delle fontane”, giacché se ne trova una in ogni piazza.

Addentrandosi verso l’interno, troviamo Carcassonne, una splendida cittadina medievale sul confine con i Pirenei che si divide fra Cité o Città Alta e la Ville o Città Bassa. Molto famoso è il Castello che si erge nella parte alta, che ha ispirato il Castello de “La Bella Addormentata”.
Percorrendo quella strada si giunge fino a Toulose, la capitale culturale dell’Occitania attraversata dalla Garonna. Dalla sua terra argillosa, i tolosani ricavano quei tipici mattoni rosa dei palazzi che hanno conferito alla loro città l’appellativo di “ville rose”. Per respirare l’aria di Toulose bisogna assolutamente visitare il Vieux Quartier e la Basilica di Saint-Sernin, l’edificio romanico più grande di Francia. Da non perdere anche i numerosi musei e cafè all’aperto.

Tornando sulla costa troviamo Perpignan, che tende l’orecchio al richiamo catalano e si nota appunto nella sua movida notturna. Spiagge meravigliose si susseguono una dopo l’altra, in una zona molto pittoresca che arriva, fra terre coltivate a uva, fino a Collioure, una cittadina sulla Costa Vermiglia (così denominata per il colore della sabbia), dove sorge il Castello un tempo sede estiva del Re di Majorca.
Poco oltre c’è il confine, c’è la Spagna.

L’ultima città transalpina è Cerbere, già più catalana che francese. Proseguendo si raggiunge Cadaques, un borgo di pescatori dove i Pirenei terminano nel mare, città di Pablo Picasso e di Surrealisti come Jean Miro e Marcel Duchamp. Campi di ulivi e mare cristallino sono le peculiarità della zona. Più all’interno troviamo Figueres, città natale di Dalì si distingue per la sua muraglia monumentale e il Castello di Saint Ferran, ma anche per la Rambla, il corso principale che anima e percorre il centro della città.
Un viaggio che si conclude pochi chilometri dopo, a Portlligat, nella meravigliosa casa-museo di Salvador Dali (dove è necessario prenotare l’ingresso) con il suo incantevole giardino.
I periodi migliori per visitare la Linguadoca e la Catalogna sono la primavera e l’autunno, stagioni che donano colori stupendi e romantici a queste terre.

Testo e foto di Lorenzo Masotti

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