Partire per le vacanze e dedicare tempo ed energie a una giusta causa, che sia ripulire le spiagge delle coste italiane, insegnare inglese in una scuola in Bolivia o accudire leoni in Sud Africa.
Perché si può fare volontariato anche di persona, spostandosi dove c’è bisogno di un aiuto concreto insieme a associazioni umanitarie che da anni operano in quel luogo. Un’ottima alternativa al villaggio vacanze e alla vacanza studio, per conoscere parti di mondo da un punto di vista interno, più vero.
Viaggi sensibili e solidali, esperienze di vita dense di emozioni, che non vi faranno riposare ma sicuramente vi lasceranno qualcosa in più.
Con tanta voglia di fare e spirito di adattamento, si vive a contatto con la popolazione locale, spesso ospitati da una famiglia, imparando i loro usi e costumi e rimboccandosi le maniche durante il giorno.
Ci sono sia azioni dedicate alla protezione dell’ambiente e alla protezione degli animali, sia attività dedicate alla distribuzione di aiuti umanitari e alla cura di persone in situazioni difficili, come i bambini di strada, quelli cresciuti negli orfanotrofi e i malati di Aids.
Ma non pensate che per aiutare bisogna per forza essere disposti a passare mesi e mesi a lavorare dall’altra parte del globo. Si può partire anche solo per una settimana e le destinazioni sono tante quante le Ong che organizzano campi di volontariato. Giovani forti e pronti a fare attività fisica, viaggiatori con voglia di dare una mano, pensionati con tanto tempo libero che scelgono di rimettersi in gioco, abitué e persone alla prima esperienza: l’unico requisito per poter partecipare è l’entusiasmo.
Per chi sceglie soggiorni brevi e low cost, meglio non allontanarsi dall’Italia e raggiungere i volontari di Legambiente lungo la penisola, in quelle aree bellissime che purtroppo sono rimaste abbandonate. Grazie al programma di tutela, ripristino e valorizzazione ambientale, nei campi ci si occupa dei sentieri di montagna, dei borghi medievali, dei parchi naturali, ma anche di ripulire spiagge e fondali marini. La durata dei soggiorni varia tra i 10 e i 15 giorni e i costi si aggirano intorno ai 200 euro. Tra le destinazioni, ci sono le isole minori di Alicudi, Favignana, Asinara, Capraia, Itaca e la Laguna di Venezia, le cime alpine delle Dolomiti, le località di Gallipoli, Siracusa, Noli, Castelnuovo del Garda.
Anche i campi del WWF sono un ottimo modo per conoscere la natura e imparare a rispettarla: quest’anno, ci si dedica alla protezione delle tartarughe marine nei campi di Palizzi in Calabria e Torre Salsa in Sicilia. Ma non solo, si organizzano anche campi scuola per i più piccoli e vacanze eco-sostenibili in tutta Italia, per chi vuole dare un contributo senza lavorare.
Sempre in Italia, con la Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, si lavora nelle riserve naturali a contatto con gli animali, per proteggere le specie di volatili in via di estinzione con attività come curare i pulcini, studiare e censire la migrazione dei rapaci, partecipare a campi anti-bracconaggio. Si occupa della tutela degli animali acquatici, invece, l’istituto Tethys, che organizza campi di ricerca dei cetacei lungo le coste italiane e del sud della Francia.
Per chi invece vuole spostarsi verso il sud del mondo, associazioni internazionali come GoEco organizzano numerosissimi campi a contatto con la natura più selvaggia, in linea con i modi di vivere e di lavorare delle popolazioni locali. Si può andare in Sud Africa nel Parco delle tigri e dei leoni per studiare i metodi e le tecniche di conservazione di queste specie, costruire villaggi ecosostenibili in Israele, piantare alberi e aiutare a conservare zone verdi in Nuova Zelanda, oppure operare nei campi multiculturali in Zimbawe e Thailandia e insegnare o aiutare negli orfanotrofi.
Più distanti e quindi necessariamente più lunghe, queste esperienze richiedono in genere un minimo di due settimane di permanenza, e hanno costi più elevati (da 450 a oltre 2000 euro), cui vanno sommate le spese aeree. Sono esperienze di vita, però, e lo spirito umanitario va oltre il prezzo.
Organizzano campi in luoghi remoti del mondo per giovani pieni di voglia di fare anche l’organizzazione di volontariato europea Alliance, l’International Cultural Youth Exchange (ICYE) e Projectabroad, che permette addirittura di fare uno stage in diversi ambiti nei paesi meno sviluppati.
Insomma, sicuramente serve tanta motivazione per affrontare un viaggio del genere: non è un soggiorno di relax, bisogna sudare, adattarsi a condizioni disagiate e spesso bisogna fare i conti con i sentimenti, soprattutto se si sceglie un programma di aiuto umanitario a contatto con i bambini. Ma se volete fare un’esperienza di vita indimenticabile, scoprirete che un sorriso ne vale la fatica.
Testo di Giorgia Boitano
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.