Alta Badia. Vette di gusto


Ci puoi arrivare dal basso, salendo da Brunico. O puoi scendere dall’alto del passo Gardena o dal Campolongo o dal Falzarego. La prima impressione è la stessa: sei arrivato in un gran bel posto; e se ami particolarmente la montagna sai di essere in uno dei luoghi più belli del mondo. È difficile evitare i superlativi raccontando dell’Alta Badia, il tratto terminale dell’omonima, lunga vallata che si apre progressivamente giungendo dalla Val Pusteria o si spalanca d’improvviso scendendo da uno dei passi dolomitici che la circondano. L’alto livello degli standard di accoglienza tipico di tutto l’Alto Adige qui raggiunge il top, i ristoranti stellati sono ben tre nel raggio di pochi chilometri, il rapporto qualità/prezzo nella ricettività alberghiera, anche per le fasce più basse, è ottimo e i servizi per il turista/villeggiante sono efficienti e non invadenti. Ma il punto cruciale di questa valle — che con la confinante Gardena condivide cultura e lingua ladine — è nell’equilibrio delicatissimo tra pressione antropica (e quindi essenzialmente turistica) e tutela del patrimonio naturale. È un punto cruciale perché già presente nella cultura locale ancor prima dello sviluppo dell’industria turistica. La gestione del territorio che balza agli occhi anche del più distratto visitatore, con l’ordine dei prati coltivati e la sapiente collocazione dei masi, è frutto di un approccio antico, su cui i problemi del turismo di massa — che ci sono — si sono inseriti solo successivamente e vengono governati. E se tra i temi non risolti — non solo in Alta Badia — c’è quello della gestione del traffico delle auto nei giorni di punta, è istruttivo vedere come da spunti di storia e preistoria locale si possono far nascere strutture davvero esemplari come i due Museum Ladins dedicati rispettivamente all’etnografia della valle e all’orso preistorico. Se poi, come noi, salirete alla frazioncina di Oies, ecco la sorpresa della casa natale di san Giuseppe Freinademetz, missionario in Cina. E non abbiamo ancora parlato di montagne… Protagoniste, ovviamente, dell’Alta Badia estiva, dal Sassongher al Sass dla Crusc, si lasciano facilmente ammirare dai facili sentieri e dalle passeggiate dell’altopiano triangolare che tra La Villa, San Cassiano e Corvara è il vero centro dell’Alta Badia, ma non si lasciano facilmente salire, imponendo sempre percorsi non banali e spesso attrezzati. Sull’altopiano, l’ultimissima novità è il servizio di bike sharing (molto più flessibile di un semplice noleggio) che mette a disposizione degli escursionisti 16 mountain bike assistite da un motorino elettrico. Ho testato il servizio, battezzato agli inizi di luglio: gli inesperti devono prestare attenzione sui tratti più ripidi (non molti) e non credere che il motorino supplisca in tutto e per tutto. Detto questo, è un’esperienza da provare, al prezzo di 18 euro per mezza giornata. Sempre sull’altopiano, nelle baite-rifugio che circondano il Piz Sorega, il 9 agosto i tre chef stellati della valle proporranno uno speciale pic nic all’insegna degli ingredienti tipici e della creatività gourmet. Il pic nic sarà itinerante e il prezzo — anch’esso stellato, 70 euro, ma all’altezza della fama di Norbert Niederkofler, Arturo Spicocchi e Fabio Cucchelli — contribuirà in parte allo scopo benefico in favore dei contadini più disagiati. Ma i momenti più belli — come dovunque in montagna — si gustano in solitudine o in compagnia di persone care e fidate. Nel pianoro del rifugio Scotoni, circondato da rupi altissime; sulle ondulazioni del Pralongià, di fronte alle Conturines infuocate dal tramonto; tra i larici sotto le pareti del Sella. A voi continuare l’elenco.


Testo di Marco Berchi marcoberchi.blogspot.it. Foto di Marco Berchi e autori indicati



Informazioni utili

EventoPic Nic dei DoloMitici. La prenotazione (posti limitati) è obbligatoria presso l’Ufficio Informazioni di La Villa. Il costo di partecipazione al pranzo, vini inclusi è di 70,00 € a persona.

Quando: Giovedì 9 agosto 2012.

Dove: Alta Badia (comuni di Corvara, Badia e La Val), Trentino Alto Adige.

Come arrivare: In auto da Bolzano, via Bressanone e Val Pusteria. O da Belluno via Cortina e passo Falzarego o ancora dalla statale dell’Agordino, via Arabba e passo di Campolongo. In treno fino a Bolzano o a Brunico; poi in bus con le linee Sad.

Dove dormire:Hotel Rosalpina, San Cassiano. t 0471 849 500. Hotel Col Alto, Corvara. t 0471 831100.

Dove mangiare: Rifugio I Tablà, Braia Fraida, t 333 2884417. Rifugio Bioch, San Cassiano. t 338 4833994. Pasticceria Dorigo, Str. Rütort – Pescosta 1, Corvara, t 0471 836288.

Link utili: Picnic dei DoloMitici informazioni e/o prenotazioni t 0471 847037. Informazioni generali (anche sul servizio di bike sharing) t 0471 836176, 0471 847037. BusLinee Sad t 840 000 471. Hotel Rosalpina: www.rosalpina.it. Hotel Col Alto: www.colalto.it. Rifugio I Tablà: www.ladinia.it/itablà. Rifugio Bioch: www.bioch.it.

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