La Siria è un Paese ferito, di cui si parla ormai solo durante i telegiornali della sera. La sua storia antica è stata dimenticata e chissà per quanto tempo turisti e viaggiatori non potranno più visitarla. Ripenso ai giorni trascorsi sotto il sole bollente a scoprirne i luoghi affascinanti, a conoscere la gente gioviale e a gustare la cucina raffinata. Damasco e la sorprendente moschea degli Omayyadi, tanto bianca da essere accecante. Il souq di Aleppo, labirinto da esplorare con curiosità, e la cittadella, testimone di un glorioso passato. Palmira, oasi nell’immenso deserto a pochi passi dall’Iraq. Homs, adesso triste cornice di misfatti, ma qualche anno fa animata dal sinistro cigolio delle norie sempre in movimento. E infine Ebla, che non si è ancora terminato di riportare alla luce. La Siria non va dimenticata, sperando di poter tornare presto ad ammirarla.
Testo e foto di Federica Giuliani
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