Se luglio e agosto sono considerati i mesi di alta stagione turistica per eccellenza, un numero sempre maggiore di famiglie italiane con prole al seguito ha scelto negli ultimi anni di fare le vacanze a settembre, sia per i prezzi più bassi che si registrano in questo periodo (che in tempo di crisi rappresentano un importante incentivo) sia per godere di maggiore tranquillità.
Programmare le vacanze però, per molte famiglie è comunque un’operazione che implica un’organizzazione complessa e difficoltosa, che deve iniziare diversi mesi prima per evitare brutte sorprese durante il viaggio. Sembra assurdo, ma fino a pochissimi anni fa gran parte delle strutture turistiche italiane non erano affatto attrezzate per ospitare coppie con bimbi piccoli al seguito: camere comunicanti, scaldapappe, fasciatoi e seggioloni risultavano molto spesso difficili da reperire, con una conseguente insoddisfazione di un target importante del mercato turistico.
In questi ultimi anni si sta finalmente registrando un’inversione di rotta, che pian piano sta allineando l’Italia alle tendenze europee: migliorare la sostenibilità di una vacanza per le famiglie con bambini, offrendo strutture adeguate, servizi e alternative di svago pertinenti è segno di civiltà ma anche di modernità. Oggi infatti un infante di tre anni è già considerato “pronto” per viaggiare con i genitori e visitare una qualsiasi meta turistica, anche internazionale. Se a ciò si aggiunge che proprio nell’ultimo periodo l’età minima per viaggiare da soli in aereo è scesa sino agli otto anni di età, si ha la misura della necessità prioritaria di adattare mentalità e operatività ad un sistema in costante evoluzione. Coinvolgere i bambini in ogni tipo di esperienza è considerata una scelta positiva e costruttiva ma è necessario rispettare le loro esigenze primarie e gli operatori turistici sono i primi a doverlo fare.
L’Osservatorio Italiano sul Turismo Giovanile ha recentemente fornito un quadro completo dell’andamento del settore nell’ultimo anno, che evidenzia quanto il tema delle vacanze baby friendly interessi percentuali elevate della popolazione: nel 2011 il 76% delle famiglie italiane ha fatto almeno un viaggio con i propri figli (si tratta di otto milioni di persone circa), mentre l’85% degli intervistati con prole di età compresa tra i due e i dieci anni ha dichiarato di aver portato i bambini in vacanza almeno una volta nella vita. La formula di soggiorno più gettonata si conferma ancora una volta quella “mare + parchi di divertimento a tema”, un binomio perfettamente praticabile nel mese di settembre, che per giunta risulta più rilassante e godibile in questo periodo dell’anno grazie allo scemare delle folle che intasano i luoghi di vacanza nei mesi di luglio e agosto.
Per quanto riguarda l’offerta l’Emilia Romagna è imbattibile da diversi anni sia per la qualità delle proposte che per i costi ragionevoli della permanenza in loco.
Altre regioni italiane all’avanguardia dal punto di vista delle vacanze baby friendly sono la Toscana, la Liguria e il Trentino Alto Adige con le sue montagne e i parchi naturali, che a settembre godono ancora di un clima ottimale.
L’accoglienza e l’intrattenimento per bambini e ragazzi sono attualmente in pieno boom, con una crescita interessante soprattutto nel settore dei cosiddetti “viaggi verdi”. Trascorre le vacanze di settembre in compagnia dei figli in luoghi ideali per loro è oggi possibile grazie alla realizzazione di agriturismi, villaggi vacanze e resorts lungo fiumi e laghi pensati apposta per i più piccoli, con formule di soggiorno sia per le famiglie che per i soli bambini.
Viaggiare con prole al seguito dunque sta finalmente smettendo di essere un deterrente per trasformarsi in un incentivo, uno stimolo a viaggiare e vivere nuove esperienze.
Testo di Alessandra Narcisi | Foto web
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