Alchimie antiche e rimedi empirici per scoprire che l’elisir di lunga vita non è un miraggio irraggiungibile, ma una medicina tradizionale. L’ayurveda, praticata in India da tempo immemore.
Si affaccia sull’Oceano Indiano con fare curioso, con le spalle protette da alte catene montuose come le Cardamom Hills, con vette che sfiorano i 2000 metri. Il Kerala è situato nella parte sud dell’India e il suo nome significa “terra delle noci di cocco”, a indicare come tutto il territorio goda dell’ombra di queste alte piante tropicali. Oltre ad essere una delle regioni più belle del Paese è nota per essere la culla dell’Ayurveda, sistema olistico utilizzato per ottenere salute e longevità.
Terra di fiumi e di lagune il Kerala è dotato di un efficiente sistema sanitario, che include le terapie naturali. In questa zona si può vivere a contatto con la Madre Terra e non è un caso se gli abitanti del Kerala la chiamano “la terra di Dio”.
Il benessere, secondo il metodo vedico, passa attraverso numerose pratiche che insegnano a vivere secondo natura, assecondando i cicli principali della giornata. Il termine Ayurveda significa “conoscenza della piena durata della vita” e scritti risalenti a circa 3000 anni fa ne testimoniano l’efficacia; è infatti considerata la scienza medica più antica al mondo. L’obiettivo degli antichi saggi era quello di influenzare positivamente la salute dell’intera società per ottenerne una senza malattie, negli anni Settanta però Maharishi Mahesh Yogi ripristinò la forma più completa dell’Ayurveda, coniugando l’antico sapere vedico con la visione scientifica del corpo e delle sue funzionalità, perseguendo la salute attraverso la prevenzione più che la cura della malattia in sé.
Il benessere è il risultato di un equilibrio tra corpo e mente dovuto a corrette abitudini alimentari, a vita quotidiana regolare e all’influenza che l’intero universo ha su di noi. Secondo l’Ayurveda il corpo fisico è attraversato da energie vitali – dosha – e la loro proporzione determina la costituzione individuale, su cui bisogna basarsi per compiere le attività più adatte al raggiungimento del nostro equilibrio.
Una volta stabilito il nostro “tipo” – Vata (aria), Pitta (fuoco) o Kapha (acqua) – possiamo procedere nelle azioni che curano i disturbi o, semplicemente, mantengono in salute.
Alimentazione
I sei sapori principali sono: aspro, acido, amaro, piccante, salato, dolce. Ognuno ha corrispondenze nei dosha e l’eccesso o la carenza provoca squilibri, che devono essere controllati. In sanscrito il metabolismo è chiamato agni, ha sede nello stomaco e coincide con la capacità digestiva. Spezie, bevande, alimenti caldi o freddi influiscono sulla nostra costituzione e sull’elaborazione dei cibi, facendoci stare bene o male.
Yoga
La pratica dello yoga, parte integrante della scienza Ayurvedica, è utile a controllare l’energia vitale apportando equilibrio a corpo e mente. Un esercizio costante e ben condotto permette di mantenere i dosha in armonia e di stimolare i punti energetici attraverso il respiro, offrendo nutrimento ai tessuti. È una tecnica adatta a persone di ogni età, è estremamente salutare e conduce colui che la esercita alla piena consapevolezza di sé.
Massaggio
In India è pratica comune, derivata da antiche abitudini, ungere e massaggiare il corpo per infondere forza, flessibilità, memoria e migliorare il funzionamento degli organi interni. Inoltre il massaggio favorisce il sonno, la concentrazione e la stima di sé. Il corpo non va mai massaggiato a secco perché la frizione disturba il prana, l’energia vitale. Il massaggio ayurvedico, quindi, è sempre coadiuvato da oli, spesso medicati, considerati “fuoco in forma liquida”. Lo shirodara è il tipico trattamento vedico il cui nome significa ‘colata sulla fronte’ perché, mentre si resta sdraiati sopra un particolare tavolo in legno, viene colato sul terzo occhio, al centro della fronte, un litro di olio, che può essere di sesamo, di cocco, di senape o di mandorle. Quello di sesamo è il più aromatico e il suo profumo è caldo, avvolgente, sa di tostatura e fiori gialli estivi, le cui essenze sono esaltate dal sole. Ricorda l’ambra per l’odore ma anche per il suo colore, scintillante se colpito dalla luce. Il trattamento ha il potere di rilassare completamente il sistema nervoso; bisogna solo lasciarsi andare sotto le mani esperte dell’operatore, che massaggia sapientemente il corpo e la testa. Scritti antichi affermano che i trattamenti vedici sono particolarmente efficaci se praticati durante la stagione monsonica, che in Kerala si manifesta in giugno.
In India è possibile sperimentare i trattamenti a base di olio in qualche day spa o immergersi totalmente nel benessere, alimentazione compresa, soggiornando in una delle cliniche ayurvediche, da cui uscire poi completamente rigenerati. Il Kerala, in particolare, è famoso anche per i suoi 600 km di spiagge bellissime che presentano lagune, insenature e rigogliose foreste di palme, dove ripararsi dal vigoroso sole tropicale.
In attesa di partire per una delle regioni della magica India, mettete per iscritto speranze, sogni e aspirazioni. In questo modo potrete concludere il primo livello di completamento personale, fondamentale nella tecnica olistica: la definizione dei propri obiettivi.
Testo di Federica Giuliani
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