Messico. Aguascalientes e il festival dei teschi

Spettrale, ironico, irriverente. Il festival de las Calaveras, in Messico, è una delle feste più tradizionali, dopo quella di san Marco. Si tiene proprio durante il periodo dei morti ed è uno degli eventi di maggior attrazione turistica nello stato di Aguascalientes. Un modo particolare per rendere omaggio ai morti, ma anche per celebrare uno dei maggiori artisti del paese: Josè Guadalupe Posadas. Questo illustre incisore e disegnatore, nato proprio in questa particolare landa del Centro America, diventò famoso per aver creato il personaggio clou della intera kermesse: la Calavera Catrina, patrona del festival. Uno spettacolo pieno di colori, folclore e tradizione, che si è convertito ben presto in un appuntamento fisso per la popolazione locale e ha aumentato il numero dei visitatori che, ogni anno, arrivano numerosi da ogni parte del mondo per ammirare questo particolarissimo spettacolo. Manifesti grandi e piccoli rappresentano il mondo della morte: avvenimenti, scene di omicidi, suicidi, tafferugli nelle cantinas, rivoluzioni.

Tutta la manifestazione ha  un significato molto particolare: Aguascalientes si trasforma nel regno del teschio di zucchero, dei Giuda che saranno bruciati per tradimento. Durante il festival, che dura dieci giorni e ha il suo culmine il 2 di novembre, si realizzano una vasta gamma di attività artistiche e sportive, culturali e molti sono gli spettacoli. Alcuni a pagamento, ma il resto l’intera manifestazione è gratuita. La più spettacolare, senza dubbio, è la sfilata dei teschi alla quale partecipano sedici carri allegorici tutti ovviamente riguardanti il tema della morte, accompagnati da cinquanta comparse rappresentanti delle diverse scuole di ballo, di circoli ricreativi e culturali. Tutti ovviamente mascherati da morte. La processione si snoda lungo avenida F.Elizondo, avenida Lopez Mateos, calle Galeana y Avenida Madero, le vie principali della cittadina. Durante la manifestazione sfilano anche i costumi popolari del “pueblo” messicani. Tra tutto ciò spicca ”el Altar Vivente”, unico al mondo, in cui i teschi di Posadas acquistano vita al suono della musica e della danza. Nel Teatro Callejero (teatro di strada) fanno la comparsa teschi umoristici, proverbi e “coplas”(componimenti musicali), dedicati sia ai vivi sia ai morti. Un altro avvenimento di grande importanza è quello denominato “Illuminale los pies al muerto”, una camminata notturna che parte dal Cerro del Picacho, si snoda su un lungo sentiero di roccia sotto un cielo stellato da mozzare il fiato per ben due chilometri. Lucerne accese e “luz de las estrellas” sono l’unico modo per vedere dove si mettono i piedini e non cadere nel dirupo sottostante. Per i messicani tanto la vita come la morte non sono atti solenni. Non appaiono come rituali felici o tristi. La morte non è la tragica e dolorosa separazione, la perdita di una persona amata, ma il contrario. La celebrazione del giorno dei morti ricorda che il momento del passaggio a miglior vita è un rimanere sempre vicini alla vita stessa. Una sorta di visione cattolica in cui la vita non finisce ma si trasforma.

Particolari e originali sono i calacarrecorridos (interpretazioni musicali) a mero uso e consumo dei turisti che si svolgono nel centro della città, nei pantheon e nei rioni tipici. Non mancano poi molte mostre di pittura, scultura e fotografia di affermati artisti locali, nazionali e internazionali. Opere teatrali per bambini e giovani in cui si ha modo di rivivere alcune delle antiche leggende messicane, mostre di arti e mestieri allestite da laboratori artigianali statali, giochi meccanici, balli e folclore tradizionali e persino una fiera del libro. Nelle case e nei luoghi di lavoro degli abitanti di Aguascalientes, si allestiscono i tradizionali altari dei morti, delle vere opere d’arte in cui trovano spazio tutti gli elementi necessari a commemorare i fedeli defunti. Si ha modo di assaporare squisiti dolci, tra cui il tipico pane del morto e la succulenta gastronomia locale. Il festival de las Calaveras fa da sfondo a un’infinità di attività che consentono ad Aguascalientes di vestirsi, anno dopo anno, di arte, cultura e tradizioni per rendere omaggio ai propri defunti. Lo scorso anno l’attrazione principale è stata quella di realizzare un pan de muerto lungo oltre due chilometri, con il proposito di entrare nel Guinness dei primati. Chi arriva fin qua lo fa anche per visitare la splendida cittadina di Aguascalientes, vedere il suo spettacolare centro storico, i tipici quartieri. Tra le sue strade si potranno rivivere leggende, vedere opere teatrali e festeggiare un Halloween in maniera davvero originale.

Testo di Roberta Gallo | Foto web

Vai alle info utili

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.