Ogni luogo ha la sua peculiarità e quella di Milano, sta nel celare la sua parte migliore, le sue meraviglie e i suoi tesori, spesso dentro ai palazzi, all’interno dei cortili, alle spalle di anonimi portoni. È come se, questa città, si divertisse in qualche modo ad organizzare con i suoi estimatori una sorta di caccia al tesoro, tutelando la sua bellezza da sguardi indiscreti e volgari, svelandosi solo ad ammiratori ben intenzionati. A volte succede però, come in questo caso, che qualche piccola perla venga dimenticata nel suo nascondiglio, e che siano ancora troppo in pochi a conoscerla ed apprezzarla. Ed è un autentico peccato. È il caso del museo D’Arte e Scienza di Milano, aperto da oltre 20 anni, da Gottfried Matthaes, fisico, inventore e collezionista, proveniente da una famiglia di antiche origini tedesche, precisamente di Dresda, città d’arte che intorno al 1900 divenne centro della pittura europea moderna.
Nel 1906 i genitori di Matthaes, Gertrude Matthaes e Walter Kurau. fondarono una scuola di pittura frequentata da noti artisti alla continua ricerca di nuove ispirazioni. A tale scopo, nel corso degli anni, i fondatori diedero vita a voluminose raccolte di oggetti d’arte, alcune delle quali hanno costituito il nucleo iniziale delle importanti collezioni presenti oggi al museo d’Arte e Scienza di Milano. Nel 1917 la scuola si trasferì a Berlino dove i Matthaes svilupparono intensi contatti con il mondo archeologico della città. Nel 1930 venne affidato loro l’incarico di decorare le grandi mura del famoso Museo Pergamon di Berlino. È di quel periodo la creazione di una collezione didattica sull’arte greco-romana ed etrusca, parzialmente esposta al Museo d’Arte e Scienza e definita dal Ministero Italiano per i Beni Culturali e Ambientali, come “Collezione di eccezionale interesse storico culturale”.
Dopo la morte dei fondatori, nel 1932 la scuola venne chiusa e le collezioni ereditate da Gottfried Matthaes, la cui vita è stata sempre caratterizzata da un costante connubio tra fisica, scienza ed arte. Infatti, nonostante una vita parallela dedicata all’impegno industriale, l’interesse per l’arte non si interruppe mai, portandolo nel 1990, a lasciare l’industria per concentrarsi su un tema sentito di primaria importanza: l’accertamento del Falso nell’Arte. Nel 1990 egli acquistò gli spazi espositivi nel Palazzo Bonacossa, un sontuoso esempio di stile neorinascimentale, in Piazza Castello a Milano, per aprire il “Museo d’Arte e Scienza” rimasto fino ad oggi, l’unico museo al mondo dedicato all’ importante tematica dell’accertamento dell’autenticità nell’arte.
L’affinità di vedute e intenti con Leonardo da Vinci, artista e scienziato, portò nel 2003 alla creazione di due esposizioni didattiche permanenti sul grande Maestro: una dedicata ai 20 anni di intensa attività milanese alla corte degli Sforza e l’altra all’opera più significativa ma poco conosciuta di Leonardo, “Il Trattato della Pittura”. Nel 2010 si è dato giusto spazio e rilievo alla collezione di Arte Buddhista raccolta nei primi anni ’70 dal direttore durante i suoi viaggi in oriente. Da un’accurata selezione dei numerosi e notevoli pezzi provenienti dalla Thailandia, Birmania, Cina e Giappone, è scaturita la mostra permanente dal titolo “L’Arte Buddhista dell’Asia Orientale”, considerata una tra le più belle raccolte italiane di area indocinese.
Due dei cinque figli, Peter e Patrizia, continuano instancabilmente la tradizione di famiglia sulle orme del padre recentemente mancato, rinnovando gli spazi espositivi, migliorando e ampliando le sezioni interattive a disposizione del pubblico e aprendo il Museo ad eventi culturali quali conferenze, esposizioni temporanee e diverse iniziative divulgative. Dopo un accurato lavoro durato due anni, il museo ha profondamente rinnovato il suo look espositivo.
A partire dal mese di ottobre, il museo D’Arte e Scienza di Milano, offrirà un ricco cartellone di eventi, mostre, cicli di conferenze e una divertente iniziativa dal titolo “Furto al museo”. Si tratta di una serata di gioco , su prenotazione che avrà luogo due volte al mese, dando la possibilità di trascorrere un’intrigante serata al museo: scoprire l’oggetto rubato e sostituito con uno falso. Divertimento e apprendimento sul riconoscimento dell’autenticità, il tutto accompagnato da una raffinata cena a buffet.
Testo di Silvana Benedetti | Foto museo d’Arte e Scienza
Dove: museo d’Arte e Scienza, Palazzo Bonacossa – Via Q. Sella 4 (Piazza Castello) – Milano; t. 02-72022488 / fax 02-72023156
Quando: Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì – dalle 10.00 alle 18.00
Biglietti: Ingresso: Euro 8- ridotto 4
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