Il dio dei venti, qui, è il Maestrale. Divinità capricciosa, che decide e sceglie, impone e punisce. Eppure è un piacere offrirle un tributo di rispetto e pazienza: il premio è la bellezza assoluta del luogo e delle acque, dei colori del verde e delle spiagge. Non è un caso che un’altra dea della bellezza, come Grace Kelly, abbia del resto scelto di trascorrere qui una sua vacanza. Le sue impronte sono ancora sulla sabbia. Bionde, come i riflessi del sole che accarezza i bagnanti a Capo Boi.
Sardegna del Sud, provincia di Cagliari. Più riserva marina che ritrovi notturni. Più profumo di macchia e silenzio turchese che modernità. Appena oltre è Costa Rei, e i villaggi attrezzati, e i parcheggi e le auto per raggiungere il mare. Appena in là il profilo immobile di qualche isola, bella e intatta, da raggiungere a nuoto. Più lontano la serpentara, più accanto l’isola dei cavoli, dove a primavera fioriscono essenze rare e fastidiose, gradevoli solo al naso degli insetti.
Raggiungerle è bello, con la forza delle braccia, lo scivolare silenzioso di una canoa; o con la sicurezza di una piccola barca. Utile a tuffarsi di nuovo, a curiosare i fondali. A scoprire che è lì sotto le onde – al riparo e allo scoperto – quella Madonna dei Naufraghi alla quale la gente del posto offre ogni anno una preghiera e una festa.
Anche così si invoca e si ricorda il dio dei venti, e i marinai senza fortuna che non sono tornati. Anche cosi’ si guarda al cielo per sapere se e quando arriverà il Mistral a segnare le ore. Ma accettarlo è più facile quando si respira il blu dell’aria e ci si offre al turchese del mare. Ai pesci a riva, che ti sfiorano le caviglie e accettano dalle tue mani briciole di pane. A un paradiso di verde che profuma e attende il fresco appena oltre il bianco soffice della sabbia. Rosmarino e lentisco, buganvillee e cornioli, gonfiano di colori le inebrianti monotonie d’azzurro al quale fanno cornice.
E il vento? A volte tace. Per lasciarci soli, con la luce profonda di questa bellezza. Per illuderci che il giorno e l’estate abbiano la forza eterna di un per sempre. Ma poi ritorna. Maestrale e maestro, a dirci che tutto ha un tempo e tutto ha un senso. Anche quell’agitarsi del mare che sembra e sa cancellare (per un poco) tutto. Che può portarti via.
Testo e foto di Rita Guidi
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