Islanda. Terra del ghiaccio bollente

Un viaggio avventura nella poco conosciuta Islanda. nella sua natura spettacolare e primordiale, simile a quella di un mondo in formazione.

La tradizione ci insegna che le Meraviglie del Mondo sono sette, ovvero: 1) la Grande muraglia cinese, in Cina; 2) Petra, in Giordania 3) il Cristo redentore, in Brasile 4) Machu Picchu, in Perú 5) Chichén Itzá, in Messico 6) il Colosseo, in Italia ed infine 7) il Taj Mahal, in India. La realtà, invece, ci mostra che di meraviglie il mondo ne è pieno : dalla Tour Eiffel di Parigi, al Teatro dell’opera di Sidney, dall’Acropoli di Atene, alla Statua della libertà di New York, ed ancora, dalle Piramidi di Giza in Egitto, al Tempio Kiyomizu in Giappone (…).Ma tra i tanti luoghi, probabilmente poco comuni ai turisti e più noti ai viaggiatori, c’è l’Islanda, la terra del fuoco e del ghiaccio, del vento e del mare, dove ha inizio il mio viaggio, alla scoperta di posti nuovi e alla ricerca di emozioni talmente uniche che voglio ricordarle per tutta la vita. Una volta atterrata a Reykjavík, capitale d’Islanda, la prima cosa che faccio è respirare a pieni polmoni l’aria “nuova”, perché la immagino e la sento diversa da quella che sono, quotidianamente, abituata a respirare. Infatti, la stessa qui è fresca e pura, “diversa” da quella romana, troppo inquinata dallo smog delle auto. Con lo sguardo rivolto al cielo, quel giorno terso e con poche nuvole, salgo in macchina per cominciare il vero viaggio. Prima tappa: il centro della città. Sul lungo mare, trovo la Sun Craft, una scultura moderna, opera di Jon Gunnar Arnason, che raffigura una nave vichinga. Ancora un po’ di km, e davanti a me la Hallgrimskirkja, la chiesa più grande di Reykjavik, interamente fatta di calcestruzzo. Per com’è strutturata, la chiesa richiama le colonne di basalto che si trovano un po’ in tutta l’Islanda, ad esempio dietro la cascata Svartifoss, conosciuta anche come la Cascata Nera. Questa è alta circa 12 metri e si trova all’interno del Parco nazionale Skaftafell.



Per di più è facilmente raggiungibile a piedi in circa 45 minuti, percorrendo un sentiero che parte dal campeggio del parco. Nota per il caro vita e per una vita notturna sbalorditiva, “Reykjavik nightlife” risveglia gli animi dei giovani islandesi che escono di casa intorno alla mezzanotte, già bevuti e alquanto brilli, con un unico obiettivo: divertirsi e vivere ogni singolo minuto nel paese dei balocchi. Entrano ed escono dai locali, attivi fino alle cinque di mattina, riempendo di schiamazzi e risate sia le stradine della città, piene di case colorate, piccole, basse, per lo più di legno e lamiera ondulata colorata, che i marciapiedi, arricchiti dai tipici lampioni a forma di tulipano, che illuminano poco i vicoletti ma creano un’atmosfera unica. Distante solo 40 km da Reykjavik, c’è Grindavík, dove si trova la rinomata Laguna Blu, una delle attrazioni turistiche più visitate dell’Islanda. Si tratta di un’area geotermale con una piscina termale all’aperto che registra circa 37-39 ° C. Le acque calde sono ricche di sali minerali, silicio, alghe e zolfo, utili per la cura di malattie della pelle. Dopo esserti immerso nella laguna capisci che l’Islanda è anche questo: benessere e salute, energia e rilassamento.



E poi c’è Stokkur, uno dei più famosi e spettacolari geyser islandesi che erutta regolarmente ogni circa 4-8 minuti, da non perdere per nessuna ragione. Sorgenti di acqua calda, fiordi, cascate ghiacciai, fiumi, laghi, montagne e altopiani desertici in pietra e sabbia, caratterizzano la terra islandese e contribuiscono a renderla unica. Imperdibili da vedere: il Parco nazionale di Pingvellir e Gulfoss, la regina di tutte le cascate islandesi, che insieme ai geyser, Geysir e Stokkur, fanno parte del cosiddetto Golden Circle (Circolo d’Oro), che comprende appunto le attrazioni naturalistiche più note d’Islanda. E poi, ci sono le scogliere di Vik e la cascata Selfoss, alta dagli 8 ai 14 m, che crea un effetto visivo sbalorditivo. Inoltre, se la fortuna è dalla tua parte, potrai vedere, a occhio nudo, lo spettacolo della famigerata aurora boreale, che con le sue bande luminose di colore rosso-verde-azzurro, i c.d. archi aurorali, ti farà provare la sensazione di essere avvolta dal suo palcoscenico, il cielo. Fondamentale per capire l’Islanda è riuscire ad amalgamarsi con essa in toto, con la sua cultura, i suoi usi e costumi, e con la sua arte culinaria che riesce a coccolare anche i palati più raffinati grazie alle gustosissime e tipiche pietanze locali: carne di balena, renna, salmone (affumicato alle erbe, lesso, in filetti…), halibut, zuppe di pesce e crostacei, e uccelli marini, come la pulcinella di mare, servito arrostito o affumicato, dal sapore molto gustoso e di aspetto simile al fegato di vitello. Il tutto va accompagnato dalla birra chiara Viking, che insieme alla Egils e Thuleed, è la più diffusa. Infine come dessert, lo Skir, simile allo yougurt, ma più denso e cremoso, generalmente aromatizzato con mirtilli e addolcito con zucchero e panna. Formatasi circa 20 milioni di anni fa a causa di una serie di eruzioni vulcaniche, situata nell’Oceano Atlantico settentrionale, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, Iceland è la più giovane terra d’Europa, da un punto di vista geologico. Per le sue bellezze uniche e spettacolari, teatrali e sbalorditive, affascina e incuriosisce la mente e l’anima di chiunque. Per questo, ognuno di noi,almeno una volta nella vita, dovrebbe visitarla e “assaporarla”.

Testo Laura Barbuscia

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