Lasciate spiagge e mari tropicali ai cine panettoni e ritornate ai festeggiamenti di fine anno nel solo modo giusto: nel bianco della neve , nel brillio del ghiaccio. Stoccolma è il ‘posto’. Capitale raffinate, città modaiola, siti artistici a più non posso. Non manca nulla. Se siete fortunati, il Lago Malaren si ghiaccerà e allora sembrerà di essere in un sogno bianco. Ecco alcune mete trendy, eleganti e da buongustai per un fine anno col botto.
- En plein air (se avete il fisico): Solliden, metro Skansen, l’isola dei musei. I veri stoccolmesi saranno qui: musica, fuochi d’artificio, letture di poesie natalizie di Tennyson a opera di un noto attore svedese, Jan Malmsjö. Entrata 120 SEK (circa 13 euro) bambini fino a 15 anni gratis.
- Sull’acqua: Stoccolma è meravigliosa, vista dall’acqua anche di più. La crociwera di San Silvestro dura 5 ore e inizia con lo champagne cui segue una cena di 3 portate. A 1450 SEK ( circa 168 euro).
- In musica (sacra): concerto di fine anno presso il Duomo, sia il 31 che il 1 gennaio alle ore 16.00 si tiene il tradizionale concerto di Capodanno presso Storkyrkan, la cattedrale di Stoccolma nella Città vecchia.
- Tra ori e stucchi: il Café Opera è un trionfo di velluto rosso, lampadari di cristallo, eleganza in ogni dettaglio: tutto come ai tempi di Ibsen, del resto siamo all’interno dell’Opera House. La serata inizia alle 19.00 con una cena di tre portate che poi continua per tutta la notte nel nightclub. Il costo è di 1295 SEK (circa 150 euro) e include un bicchiere di champagne. Per chi vuole arrivare solo dopo cena l’ingresso, è dalle ore 22 per ballare e festeggiare fino a tarda notte. Costo, 480 SEK ( circa 50 euro) incluso un bicchiere di champagne.
- A Södermalm! Il nostro preferito: Södra Teatern, glamourosissimo locale di Södermalm. In alto sulla città, nelle viuzze di Millenium, l’indimenticata opera di Larssen. Lisbeth, altrettanto indimenticata eroina della Trilogia, verrebbe qui. Vista incomparabile. Ingresso dalle 21:00 alle 03:00, costo 300 sek (circa 34euro)
Info: Visit Stockholm
Testo di Lucia Giglio | Foto Web