Torino. Aperitivo al buio per stimolare i sensi

I ciechi si muovono leggeri nello spazio come se potessero vedere attraverso un immaginario terzo occhio e utilizzano gli altri sensi per sentire al di là di ciò che percepiscono le orecchie. A Torino è possibile provare l’esperienza di essere non vedente per qualche ora partecipando all’Aperitivo al buio in una cornice suggestiva, che vi farà comprendere di come troppo spesso siamo ciechi pur non avendo problemi di vista..

All’interno dello scenografico chiostro del Santuario della Consolata, capolavoro del barocco piemontese e antico luogo di culto, avviene il ritrovo prima di essere condotti nei sotterranei dove, a piccoli gruppi e in fila indiana, si entra in una stanza avvolta dal buio più nero. Una volta seduti al proprio posto una voce invita a esplorare il tavolo di fronte, prima che i camerieri inizino a servire il cibo. L’effetto immediato del trovarsi al buio è quello di alzare la voce per parlare con gli altri partecipanti, nonostante ci si trovi a pochi centimetri gli uni dagli altri.

Quando il piatto mi viene appoggiato di fronte, d’istinto annuso e tocco il cibo con le dita. Formaggi, peperoni e bruschette accompagnati da vino. Già, ma quale vino? Bianco o rosso? Trovarsi nell’oscurità fa riflettere su quanto poco la gente sia abituata a osservare cosa ha nel piatto; il più delle volte non degusta, ma ingoia. E questo, credo, sia un male applicabile a tutti gli altri campi della vita quotidiana. Quale consistenza ha una panna cotta? Riuscireste a distinguerla da una banale gelatina? Nella pratica, invece, sapreste versarvi un bicchiere di vino o acqua al buio senza versare tutto sulla tovaglia?

Tanti quesiti, che possono trovare risposta durante l’Aperitivo al buio, che non è una prova di abilità ma un percorso di consapevolezza, utile a comprendere se stessi e il mondo dei non vedenti. Inibire la vista per stimolare gli altri sensi, che, venendo usati troppo poco, ci impediscono di provare esperienze forti e stimolanti.

L’Aperitivo al buio a Torino viene organizzato dall’agenzia Somewhere in collaborazione con la Polisportiva Unione Italiana Ciechi, che una volta al mese organizza anche la cena al buio. Ma questa è un’altra storia.

Testo di Federica Giuliani | Foto Web

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.