Il Centraal Museum Utrecht celebra 350 anni di blu jeans con la mostra Blue Jeans – 350 years: un’avventura lunghissima che nel corso della storia reso questo materiale un’icona di moda.
Blue Jeans – 350 years sarà aperta al pubblico del Centraal Museum di Utrecht fino al 10 marzo 2013. Il percorso espositivo vi permetterà di esplorare dipinti d’epoca e installazioni: fra fotografie di artisti contemporanei e tele del passato, potrete addentrarvi nella storia del celebre indumento soffermandovi sui processi di creazione all’interno del laboratorio creativo, il Blu Jeans Workshop, dove i visitatori potranno divertirsi a disegnare il proprio modello di jeans.
Quando Levi Strauss si trasferì a San Francisco correva all’anno 1850: da allora il tessuto blu fu sinonimo dei pantaloni da lavoro, utilizzato da minatori e operai che oggi nelle istantanee di un tempo congelato nella gelatina della pellicola sorridono in bianco e nero. Trascorso un secolo, il jeans sale in passerella con Yves Saint Laurent, che ne celebra l’intimo sex appeal nell’esuberanza modesta di una forma votata alla serigrafica semplicità. Icona del costume, la materia del jeans si presta a lavorazioni artigianali così come ricerche tecnologiche, simbolo trasversale e versatile dello spirito contemporaneo. Il Centraal Museum di Utrecht affascina chi viaggia per l’Olanda con le creazioni di Chanel, Levi’s, Jean Paul Gaultier e Yves Saint Laurent, inseguendo il tessuto blu stagione dopo stagione, nel virare di una moda dall’anima cangiante.
Sapete che il jeans possiede una parentela con l’Italia? In lingua inglese blue de Genes faceva riferimento, fin dal 1567, al blu di Genova, il telone azzurro che veniva utilizzato per le vele delle navi e la copertura delle merci.
Un tessuto eccezionalmente resistente, perfetto per diventare l’uniforme di lavoro del popolo americano: una trama che disegna la storia di un Paese e valica il tempo dalle origini umili ai vertici dell’alta moda.
La sostenibile e l’eco-friendly dialogano nei progetti attuali grazie alla vena dei designers di nuova generazione. Per reinventare, personalizzare, immaginare: l’instancabile evoluzione di una storia del costume che rimane polaroid indimenticabile dello specchio sociale.
Maddalena De Bernardi
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