Ed eccomi ancora una volta a cambiare vita, città, abitudini, amici, lingua e Paese. Anche se Londra in realtà è un ritorno alle origini, a quando, da giovane, come per molti altri come me, è stata una tappa obbligata alla ricerca di un inglese da imparare sul campo dopo la tediosa teoria imparata a scuola. Oggi ci torno da “adulto”. E la vedo con altri occhi. E forse anche lei si mostra in maniera diversa da come la ricordavo. Ma ci sono dei posti, dei luoghi che, oltre ad essere fisici, perché ci vai, sono luoghi della memoria, perché ci sei già stato in un altro tempo e in un’altra vita. I mercati, luoghi di aggregazione per i quali la capitale inglese è famosa. Ecco, i mercati a me sembrano immutati. Tutto è cambiato, ma un giro a Camden Town riporta alla memoria, istantaneamente, ricordi sedimentati e mai scomparsi dentro di me, come di ciascuno di noi. Ma andiamo per ordine. Abbiamo scelto 5 mercati dei tantissimi a Londra. Camden Market, Brick Lane, Portobello, Borough Market e Covent Garden. Ne avremmo potuti aggiungere molti di più, ma cominciamo da questi che forse sono i più rappresentativi. Poi, magari, in un prossimo servizio, andremo alla scoperta di quelli meno conosciuti, come quello sempre più popolare di Greenwich o di Thamesmead, zona del Sud Est di Londra famosa per aver fatto da scenario al film “Arancia Meccanica” con i suoi palazzoni grigi frutto di un esperimento architettonico poi abbandonato.
Camden – Un po’ a nord del centro città, nei pressi del Regent’s Canal si stende Camden Town un popolare quartiere conosciuto soprattutto per il suo mercato che si tiene a ridosso delle chiuse del canale Grand Union, dove è in funzione una delle 12 chiuse del Regent’s Canal. Camden Market è un mercato enorme, che va dalla stazione della metropolitana di Camden Town a quella di Chalk Farm e richiede ore di esplorazione. Ci si arriva con la Northern line, la nera, e si scende a Camden Town, per l’appunto. Come si esce dalla stazione si prende a destra sulla Camden High Street e ci si lascia trasportare dal fiume di gente. Nei weekend quella stazione del Tube, fino ad una certa ora della sera, è a senso unico, cioè si esce solo. Camden è da sempre un mercato “alternativo” di punk e metallari ed è il posto dove puoi trovare gli accessori più bizzarri del mondo, dai vestiti alle borchie e braccialetti. Tra i vicoletti delimitati da muri di abbigliamento, artigianato e accessori vari si intrecciano le lingue e si confondono gli odori di cibi lontani, dal thai al peruviano, dal cinese al messicano con i venditori che si sporgono dai loro banchi assillandoti per provare il loro cibo. Il weekend in particolare, tanti altri piccoli “food stalls” si installano là dove possono. Anche solo per fare un giro del mondo “attraverso il palato”, Camden Market vale la visita. Al suo interno, continuando ad addentrarsi, si arriva allo Stable Market, una parte del mercato che richiama alla memoria il suo recente passato di stalle per i cavalli che trainavano, dalle sponde, le chiatte lungo il canale. Enormi sculture in bronzo di cavalli o stallieri intenti a ferrare gli zoccoli fanno da sfondo al mercato vero e proprio che vale la pena di scoprire con attenzione. Tra tanti oggetti in mostra si scoprono anche valigie in cuoio come si usavano un tempo ed oggi utilizzate come guardaroba. O dischi in vinile e poster originali da usare come elementi di arredo. Un’ultima curiosità. Una volta allo Stable Market lasciatevi guidare dalla fortissima musica tecno e dai giganteschi robot all’entrata e perdetevi nel mondo di Cyberdog. Tre piani di oggetti e abbigliamento dal design unico. In basso c’è anche una sezione per adulti sempre con un taglio techno futuristico! Rigorosamente proibite le foto, anche con il cellulare!
Brick Lane – Nell’east end londinese, nel quartiere di Tower Hamlets, una strada, Brick Lane e le arterie collegate vengono chiuse al traffico per dare vita al mercato omonimo. Ci si arriva scendendo ad Aldgate East, sulla District line e poi risalendo Whitechapel Road fino ad incontrare Brick Lane sulla sinistra che, solo in questo primissimo tratto, si chiama Osborn street. L’area è anche conosciuta come Bangla Town per l’alta concentrazione di residenti immigrati da India, Bangladesh e aree limitrofe al punto che i nomi originali delle strade sono doppiati nella versione bangla. Il mercato di Brick Lane è un mercato etnico. E povero. Però è anche il posto per chi vuole fare affari ed è disposto ad andare un po’ “over the edge”. Io per esempio ci ho comprato una bici usata sulla cui provenienza non ho indagato più di tanto. Ma l’ho pagata solo 30 Pounds. Nuova, la stessa bici, mi sarebbe costata sui 200 Pounds. La cosa me la conferma Antonio, un amico italiano che vive qui da 25 anni e che mi fa un po’ da guida, soprattutto in questi luoghi un po’ “ai bordi” che conosce bene. Brick Lane è un altro posto dove il cibo gioca un ruolo importante nell’identità della zona. Ci sono diversi food stalls con una varietà pazzesca di cucine esotiche. Inutile elencarle tutte. Non perdete il Brick Lane Beigel Bake, un locale che si trova al 159 di Brick Lane ma al quale sarete guidati, più che dall’indirizzo, dalla lunga coda che normalmente aspetta il suo turno invadendo la strada, per mettere le mani sui famosissimi bagels. Lungo Commercial street, invece, vecchi in abito tradizionale pakistano giocano a scacchi contro giovani con la cresta. E tutta l’area è una grande “tela” per graffiti che cambiano in continuazione, di mese in mese. Come quello di BoBom K and Liliwennm in Hanbury street o il famoso ritratto colorato di Usain Bolt di James C sulla facciata di un edificio in Scalter Street. Le macchine fotografiche sono d’obbligo. Il mercato di Brick Lane si tiene la Domenica. Sempre in zona ci sono altri due mercati a cui, vista la vicinanza, varrebbe dare un’occhiata. Stiamo parlando di Petticoat Lane e Old Spitafield.
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