Turismo sostenibile | Isole Cook: paradiso buono

Le isole del capitano Cook, oltre a essere un paradiso naturalistico, sono la meta perfetta per chi cerca una vacanza sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Situate nel Sud Pacifico sono state scoperte nel 1777 da James Cook, grande esploratore e navigatore della Marina Reale, e ancora oggi si mantengono incontaminate e autentiche. Ad attirare i turisti sono il mare cristallino e la natura rigogliosa e, allo scopo di proteggere questo inestimabile patrimonio, sono stati realizzati alcuni progetti di sviluppo turistico ma nell’ottica della tutela del territorio.

Il parco marino più grande del mondo occupa, ad esempio, un territorio pari a due volte la superficie della Francia. Include atolli, isole vulcaniche, barriere coralline oltre a balene, mante, squali e uccelli. Il progetto prevede di conservare la biodiversità e di garantire uno sviluppo turistico sostenibile.

Le foreste nell’entroterra delle isole Cook, invece, permettono di fare lunghe passeggiate alla scoperta delle erbe officinali autoctone. Pa, soprannominato the medicine man, è un simpatico personaggio che accompagna i turisti condividendo le proprie conoscenze sulle montagne e la flora locale, incoraggiando ad apprezzare e rispettare l’ecosistema.

Infine, immancabili, gli hotel rispettosi della natura. Il Muri Beach Resort si trova a sud-est di Rarotonga e vanta un impianto solare che lo rende indipendente al 100%. Le 5 Cook Bay Villas, situate sulle spiagge incontaminate nella baia di Cook, sono realizzate secondo lo stile architettonico tipicamente polinesiano e la proprietà è molto attenta a limitare gli sprechi, accortezza che chiede anche agli ospiti.  L’Aitutaki Laggon Resort & Spa partecipa al Green Globe Certification, programma di certificazione affidato a terzi che valuta l’impatto della struttura sull’ambiente e l’economia locale.

Per informazioni: Cook Islands

Testo di Federica Giuliani © RIPRODUZIONE RISERVATA | Foto web

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