[Letti per viaggiare] Libia – Un antico paese che guarda al futuro

Chi vi scrive non potrà esimersi questa volta dal redigere una recensione un po’ diversa da quelle solite della nostra rubrica, più che altro con un differente respiro interiore. A pagina 42 di Libia, il sorprendente libro/reportage di Giorgio Galanti, c’è una foto particolare in bianco e nero: il Duce in visita a Leptis Magna accompagnato da un misterioso alto gerarca. È stata mia madre a riconoscerlo sfogliando il libro: «Questo è il conte Fogaccia – ha esclamato – plenipotenziario di Libia, o delle Afriche, e non so che altro…». Lo zio di mio nonno.

Fu a causa sua, delle sue insistenze, che mio nonno, all’epoca giovane gentiluomo di sicuro meno interessato alla politica (e tanto meno al lavoro) che alla vita mondana degli anni Trenta, fu suo malgrado costretto a raggiungerlo in Libia per “mettere la testa a posto”, con l’unica promessa ottenuta dal suo potente zio di non essere confinato in un ufficio ma di poter almeno lavorare all’aria aperta (era agronomo, in effetti). Da quel momento la vita dell’intera mia (futura) famiglia si sarebbe incamminata su ben precisi destini. Mio nonno alla fine amò talmente l’Africa da restarci ben oltre il termine del famigerato periodo coloniale e bellico, e con lui tre generazioni fino appunto al sottoscritto che ne venne espulso dal colonnello Gheddafi.

Immagino che nulla di tutto ciò possa interessare i lettori, ma li interesserà, invece, il libro di Galanti, poiché apre una finestra straordinaria su quello che non ho tema di definire come il più bel Paese affacciato sul Mediterraneo. Senza inoltrarci in descrizioni entusiaste che possano passare per tentativi revisionistici, rimane il fatto che la Libia non merita la sorte avuta negli ultimi cinquant’anni, dapprima oppressa da un regime pazzoide con velleità distruttive, e ora con un’anarchia tribale le cui velleità sembrano, invece, più propense all’auto-distruzione. Al contrario dei suoi governanti, la Libia – territorio sconfinato secondo i migliori parametri odeporici – nasconde tesori e meraviglie degni di mille libri d’avventura, dal mare al più profondo deserto, città archeologiche, dune infinite, campagne e oasi paradisiache, spiagge commoventi. Non posso nasconderlo: ho cercato avidamente nelle pagine le foto delle aziende agricole meravigliose, di mandaranci e noccioline, in cui, in una di queste, ebbi la fortuna di nascere mezzo secolo fa. Tutto a un breve tiro d’aereo da noi.

Il libro di Galanti è affascinante, intelligente,competente, attuale; racconta benissimo questo paese con le sue contraddizioni, e lo correda con immagini assolutamente tutte da incorniciare per la loro bellezza. Al momento andare in Libia risulta un viaggio troppo complicato e rischioso, e per me addirittura impossibile. Forse presto a molti lettori potrà aprirsi anche questa possibilità, e glielo auguro essendo convinto della straordinarietà di ciò che incontreranno. Per altri questo resta un viaggio (o un ritorno) da rimpiangere, da annoverare assieme ai viaggi impossibili della propria vita. Nel frattempo ci resta questo splendido libro.

Libia – Un antico paese che guarda al futuro, Giorgio Galanti, Edizioni White Star – 2011, pp. 144, euro 19,90

Testo di Andrea B.Nardi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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