Kokoschka a Rotterdam fino al 19 gennaio: il pittore dell’anima

L’arte di Oskar Kokoschka sarà in mostra a Rotterdam fino al 19 gennaio 2014: un percorso attraverso i periodi principali della sua carriera caratterizzata da dipinti di persone e animali.

Kokoschka nacque in Austria, fu allievo di Klimt e rappresenta uno dei principali esponenti dell’espressionismo. Con le sue grandi doti narrative fu di ispirazione per molte generazioni di artisti; i dipinti sono caratterizzati dalla capacità di investigare l’animo umano, rappresentando sulla tela ciò che una persona è nel profondo distorcendo, a volte, i caratteri del volto e mettendo in risalto la gestualità.

Il percorso espositivo inizia con i primi ritratti, risalenti al 1906, per concludersi con la sua ultima tela del 1971-72. La mostra è divisa in sezioni e racconta la sua inclinazione alla narrazione del ruolo delle persone nella società e presenta il suo personale punto di vista nei confronti del periodo in cui operò.

Kokoschka era un ribelle e, una volta giunto a Vienna con un’insegnante, decise presto di fare da sé affermando “To me, freedom was discovering myself.” Per me, la libertà fu scoprire me stesso. In questo periodo il pittore si concentrò sulla figura umana, usando pennellate decise e colori scuri per delinearne il carattere. L’architetto Adolf Loos, uno dei personaggi ritratti, rappresentò la fortuna di Kokoschka: egli convinse infatti amici e clienti a posare per il giovane artista, facendo in modo che potesse entrare in contatto con l’elite culturale viennese.

Altra persona che influenzò la vita e i dipinti di Kokoschka fu stata Alma Mahler: donna fortemente amata, ma che non potè avere completamente. Lei infatti era sposata, così passione e profonda gelosia portarono Oskar a esprimere con il pennello i propri dubbi sul loro futuro e il dolore per la perdita di un figlio.

La partecipazione al Der Sturm, importante magazine berlinese di arte, rappresentò invece un’occasione di creare in un’atmosfera meno conservatrice di quella viennese. Lavorò a stretto contatto con Herwarth Walden per nove mesi producendo ventotto disegni e molti articoli.

Dei bambini pensava che fossero per metà creature spirituali e che ogni cosa, per loro, potesse rappresentare un’esperienza. Inizialmente li raffigurò come faceva con gli adulti, quasi fluttuanti in uno spazio che potesse mostrare la loro aura, poi decise di concentrarsi sui dettagli intorno, usando colori più chiari.

Nei lavori dedicati alla situazione politica, invece, criticò il nazismo e realizzò i ritratti di molti personaggi importanti del”epoca come Konrad Adenauer e Golda Meir.

Infine, gli animali. All’inizio queste tele avevano uno scopo esclusivamente decorativo, poi divennero uno specchio delle persone. Ne dipingeva il carattere e i comportamenti, come se fossero esseri umani, inserendo simboli riguardanti eventi della propria vita e di ciò che succedeva nel mondo. In esposizione al Boijmans Museum di Rotterdam c’è The Mandrill, uno dei quadri più famosi dedicati al mondo animale.

Testo e foto di Federica Giuliani

Info

Cosa: Kokoschka – Portraits of People and Animals

Dove: Museo Boijmans Van Beuningen – Museumpark 18 20, Rotterdam.

Orari: Da martedì a domenica dalle 11 alle 17. Chiuso lunedì.

Biglietti: 12,50 euro – fino a 17 anni gratuito.

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