Reggio Emilia arte: in mostra L’Enigma Escher



Saranno circa 130 le opere di Escher allestite nella città di Reggio Emilia dal 19 ottobre 2013 al 23 febbraio 2014. L’artista olandese Maurits Cornelis Escher, nato alla del 1800 e scomparso nel 1972, ha lasciato la rappresentazione di un mondo dagli equilibri complessi e prospettive inquietanti proiettate verso un infinito capace di rendersi estremo nella ripetizione di linee impossibili.

L’impossibile, costante e interrogativo, percorrerà sempre la poetica dell’artista, figlio di un ingegnere idraulico, bocciato nelle scuole secondarie, amante dell’Italia tanto da sposare a Viareggio nel 1924 Jetta Umiker, la giovane svizzera conosciuta a Ravello. In Italia i due scopriranno luoghi immersi in una natura vivida e estrema, fra la Sicilia assolata e i territori dell’Aspromonte da percorrere con treni e muli: frammenti di borghi scavati nella roccia che Escher consegnerà alla memoria delle incisioni.
L’artista, insieme alla moglie e i due figli venuti al mondo nel frattempo, vivrà a Roma fino al 1935, quando le condizioni politiche sempre più difficili lo convinsero a spostarsi prima in Svizzera e Belgio, poi, con l’arrivo della seconda guerra mondiale, nuovamente in Olanda. Morirà in Olanda, nel 1972, al Rosa-Spier, una casa di riposo per artisti.

In occasione de L’Enigma Escher Palazzo Magnani, a Reggio Emilia, esporrà le ben note geometrie in un percorso espositivo stimolante, capace di mescolare opere e installazioni.
La mostra è stata curata da un comitato scientifico coordinato dal matematico Piergiorgio Odifreddi, da Federico Giudiceandrea, saggista e storico dell’arte, oltre a Marco Bussagli, collezionista, e Luigi Grasselli, professore ordinario di Geometria e pro-rettore dell’università di Modena e Reggio Emilia.

«É piacevole osservare che parecchie persone sembrano gradire questo tipo di giocosità, senza paura di cambiare opinione su realtà solide come rocce» suonano le parole dell’artista, gravide di promesse: amabili tentazione proiettate, tragicamente sospese, su un inconscio che vibra in vuoto in cui perdersi. O ritrovare il bandolo perduto della matassa. Consapevoli che la capacità di trasformarsi, la curiosità verso un enigma che risolve se stesso in un gioco progressivo di interrogativi, è la molla di attrazione verso un futuro che continua a immaginarsi, instancabile, senza sosta.

Maddalena De Bernardi © RIPRODUZIONE RISERVATA | Foto web

Info L’ENIGMA ESCHER
PARADOSSI GRAFICI TRA ARTE E GEOMETRIA
Dal 19 ottobre 2013 al 23 febbraio 2014
Orari: dal martedì al giovedì dalle 10 alle ore 13.00 e dalle 15 alle 19
Venerdì, sabato e festivi dalle ore 10 alle 19.
Aperture straordinarie il 25 e 31 dicembre 2013 dalle ore 15 alle 19, 1 gennaio 2014 dalle 15 alle 19
Biglietto intero 9 euro, ridotto 7 euro, studenti 4 euro.

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