A Londra è l’ora del caffè


Secondo un recente sondaggio a Londra, capitale del tè delle cinque, sarebbe in atto un’inversione di tendenza, ovvero il consumo di caffè e cappuccino starebbe surclassando quello del tè. Sono sempre più numerose, infatti, le caffetterie e le nuove torrefazioni che puntano sulla qualità del prodotto offerto e sulla professionalità delle tecniche di estrazione e del servizio al cliente.

Tra i coffee shop che guidano questa nuova moda a Londra vi è senza dubbio lo stravagante The Attendant, ex bagno pubblico dell’epoca vittoriana nella zona del West End. Inaugurato a gennaio 2013 dopo un adeguato restauro, The Attendant offre un caffè proveniente da varie coltivazioni ecosostenibili, così come il latte per i suoi schiumosi cappuccini è scelto da una fattoria bio della campagna inglese. Il tutto servito con molta ironia tra gli orinatoi in porcellana originali del 1890. Se invece volete scoprire i segreti per preparare una buona tazza di caffè mentre siete in città, dirigetevi al Prufrock, reputato tra i migliori di Londra. Frequentato da una clientela business in settimana e più rilassato nel week end, questo locale molto luminoso e accogliente – dove è possibile acquistare tazze e accessori – organizza infatti corsi di formazione (anche a livello professionale) per insegnare tecniche e tempi per realizzare il caffè perfetto. Corsi su caffè e cappuccino anche allo stiloso (ma altrettanto professionale) Kaffeine, a pochi passi da Oxford Circus, un indirizzo che punta altresì su ingredienti freschi di stagione per gustosi light lunch e colazioni sostanziose.

Gli amanti delle due ruote si dirigono preferibilmente al Rapha, caffetteria-ristorante con annesso negozio di bici e abbigliamento per ciclisti, oppure si rilassano nella veranda del Look Mum No Hands, caffetteria con officina meccanica per riparazioni veloci e un maxi schermo per seguire le principali competizioni ciclistiche. Da provare la torta di noci e la torta Guinness. Tra le ultime miscele che hanno conquistato il palato dei londinesi c’è poi l’australiana Ozone: raccomandato per il brunch del fine settimana, nello spazioso locale dalle atmosfere industriali, dove al centro troneggia un enorme bancone, troverete al piano inferiore gli spazi per la torrefazione del caffè e numerosi sacchi di iuta pieni di chicchi in attesa di essere tostati. E se volete provare la novità del momento sulla scena dei coffee shop londinesi, non tanto per la qualità dell’espresso che berrete, fate tappa al Ziferblat nel quartiere di Shoreditch. Inaugurato lo scorso novembre, è il primo pay-as-you go caffè d’Inghilterra: appartenente a una catena russa di locali pay-per-minute, in pratica non si paga ciò che si consuma (caffè, tè, biscotti, connessione wi-fi…), ma il tempo trascorso all’interno del locale (3 penny al minuto, ovvero 3,6 centesimi di euro). Appena entrati in questo bar in stile vintage, si viene dotati di sveglia per monitorare il tempo, dopodiché ci si serve al buffet oppure si può cucinare il proprio cibo o, ancora, selezionare la musica preferita allo stereo o dilettarsi al piano. Al termine, nessuno si offende se lavate le stoviglie utilizzate. Anzi, è decisamente gradito.

Testo di Barbara Lacchini | Foto web

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.