Per raccontare il libro il mondo nelle mani di Anna Maspero (Casa Editrice Polaris 2013) è più semplice partire da cosa non è. Prima di tutto non è una guida di viaggio, anche se i viaggi sono l’argomento di cui tratta. Non accompagna in nessun luogo eppure in tutti, come un veicolo fantastico. Ma non è neppure un diario che racconta il lungo pellegrinare dell’autrice nel mondo e le sue imprese, colorandole di rischi e avventure. Né un libro di scoperte o di filosofia del viaggio.
Dedicato a viaggiatori nomadi con la valigia sempre pronta, oppure stanziali con le pantofole e il telecomando in mano, ha l’ambizione di essere un’aspirina per placare per qualche momento la febbre dei primi e di convincere i secondi a riporre nella fondina l’attrezzo infernale.
La definizione che meglio si adatta è forse quella di un breviario, che raccoglie storie e vita, narrativa e saggistica strettamente intrecciate, offrendo spunti su cui riflettere e occhiali diversi attraverso cui guardare la realtà. Già il sottotitolo, divagazioni sul viaggiare, sottolinea il carattere vario e articolato di un libro che vuole essere soprattutto un compagno di viaggio, allegro e disponibile mai superficiale. Ogni capitoletto prende spunto da citazioni di personaggi celebri, da Pavese a De André, da Magris a Pessoa, da Walter Bonatti a Hugo Pratt, per citarne alcuni e offrire al lettore il pensiero autentico dell’autrice, filtrato dalle sue esperienze di Viaggio, nel senso ampio del termine, dalle storie che ha raccolto e dai suoi incontri e si conclude con alcuni consigli di lettura.
Nonostante la divisione in 8 capitoli che riuniscee i vari spunti, ogni riflessione ha storia a sé, slegata dalle altre eccetto che per la stessa Grande Acqua in cui nuota. Esattamente quello che serve per fermarsi un momento, riflettere e riprendere il viaggio. Fino alla prossima pagina.
Il mondo nelle mani, divagazioni sul viaggiare di Anna Maspero, Casa Editrice Polaris 2013, pag.254, 16 €
Testo di Federico Klausner © RIPRODUZIONE RISERVATA LATITUDESLIFE.COM
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