L’Unesco ha dichiarato il caffè turco patrimonio immateriale dell’umanità: la commissione per la conservazione dell’organizzazione mondiale della cultura di Parigi ha, infatti, deciso che il Turk Kahvesi, da secoli tradizionale bevanda, rappresenta la storia e la cultura della Turchia, dove ancora oggi, come in molti Paesi del Mediterraneo, sorseggiare il caffè è il piccolo piacere di un appuntamento quotidiano.
Il profumo inconfondibile del caffè da secoli scandisce la vita quotidiana disegnando la parentesi di un rito intorno al momento sacro in cui due sguardi si incrociano, che sia per un incontro fra amici o un colloquio d’affari.
Fin dall’Impero Ottomano l’ombra antica dei giardini in fiore nei palazzi di Istanbul, in bilico fra Europa e Asia, ha celato i profili evanescenti del sultano e la sua corte, nascosti fra volute di fumo e lunghi, pensosi sorsi di materia nera, oscura e profumata, a gambe incrociate, mollemente seduti fra cuscini di seta e tendaggi preziosi.
Secondo una delle numerose leggende, il caffè, che forse in origine fu scoperto in Etiopia, venne offerto al profeta Maometto dall’Arcangelo Gabriele: una pozione, dal medesimo colore della Pietra Nera della Mecca, capace di far ritornare le forze e diffondere un potente aroma.
Oggi a Istanbul è possibile visitare il primo museo dedicato al caffè presso il Museo di arte turca e islamica, Türk ve ?slam Eserleri Müzesi, che potrete scoprire in piazza Sultanhamet: il centro di ricerca intende far rivivere l’antica tradizione, simbolo della cultura turca, consentendo ai viaggiatori di sperimentare il gusto autentico e i misteri nella preparazione di una bevanda capace di diventare rito.
Come si serve il caffè turco? La polvere viene macinata molto finemente. Per preparare il caffè viene utilizzato un bricco d’ottone, l’ibrik, dove si mescola la polvere insieme all’acqua e lo zucchero.
Durante queste preparazioni, come per il caffè greco, è fondamentale il tempo dell’attesa, una qualità del vivere che spesso si rischia di perdere, ma di cui all’improvviso è facile sperimentare di nuovo il piacere, mentre i profumi riempiono le stanze e il silenzio diventa trama di una condivisione che non ha bisogno di parole.
In Turchia è facile assaporare la tradizione del kahvesi esplorando piccoli locali e bar storici: a Istanbul decisamente noto è il Mandabatmaz, ?stiklal Cad. Beyo?lu. Inoltre in città potrete trovare occasione per una sosta al sapore di caffè fra nargil e divani nei locali a due passi dal Grand Bazar.
Quando il caffè sarà terminato, è tempo di capovolgere la tazzina e, fra le ombre sottili, decifrare i segni del futuro dipinti con la polvere nera: anche la lettura dei fondi di caffè qui mescola storia e ancestrale folklore.
Maddalena De Bernardi
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