A chi è sempre alla ricerca di spiritualità e ha un talento speciale per scoprire luoghi paradisiaci, non può certo sfuggire Mljet, un’isola nell’isola, che conserva ancora intatto quello che fu un importante convento di Benedettini: un’oasi di pace tra acque limpide, dalle sfumature color smeraldo e il verde intenso della vegetazione, offrendo al visitatore emozioni indimenticabili.
Chiamata dai romani Melita e Meleda dai Veneziani, parole che si riferiscono a miele e api, l’isola di Mljet si trova di fronte alla costa nord di Dubrovnik, nel mare Adriatico croato, raggiungibile in traghetto fino a Sobra, con circa due ore e mezzo di navigazione. Ha una strada centrale panoramica veramente suggestiva, percorribile in auto da Pomena a Saplunara, una delle più belle spiagge sabbiose a sud dell’isola. Grazie a foreste ricche di boschi che scendono fin dentro il mare ricchissimo di fauna sottomarina, qui si respira aria salmastra impregnata di mirto e ginepro, un posto dove la bellezza della sua natura ha superato in tutto l’arte dell’uomo. Alcuni studiosi di Omero assicurano che questa sia stata la residenza della ninfa Calipso. Ulisse vi approdò durante il suo peregrinare per mare, nel tentativo di raggiungere Itaca, rimanendovi per molto tempo “ammaliato dalla bellezza della ninfa, ma anche dall’incanto del luogo”. Mito o realtà che sia, è consigliabile venirci in primavera, quando i turisti sono pochi, soprattutto per visitare le sue suggestive grotte marine, tutte raggiungibili in barca. Dal 1960 la parte settentrionale dell’isola ospita uno dei sette Parchi Nazionali della Croazia, per salvare la bellissima foresta di pini d’Aleppo, pini mediterranei, querce e lecci e un’infinità di animali selvatici e volatili.
Un ambiente unico e inaspettato, immerso in una foresta, da cui si snodano due grandi specchi d’acqua, il Veliko Jezero (Lago Grande) e il Malo Jezero (Lago Piccolo), collegati al mare grazie a una rete di stretti canali. E proprio nel primo lago, su una laguna dalle acque azzurre e limpide, emerge l’isola di S.Maria dove fu costruito nel Trecento un convento, oggi luogo perfetto per una visita romantica, partendo in barca dalle sponde di Veliko Jezero, per un giro turistico del lago. In questa baia c’è l’Hotel Odisej, l’unico vero albergo dell’isola: comunque niente paura, Mljet ha numerose locande e alloggi a gestione familiare e diversi appartamenti, spesso in posizioni panoramiche. Se si è stanchi di crogiolarsi al sole del giorno, la cosa più giusta da fare è partire per un’escursione nelle fresche pinete e più tardi, quando il sole si appresta a tramontare, è consigliabile raggiungere il punto più elevato delle alte colline, per godere appieno di uno spettacolo mozzafiato sul lago e la costa infinita.
All’alba o al tramonto poi, si può partire alla scoperta del merletto di insenature nascoste, da cui occhieggiano graziosi localini che propongono piatti tradizionali coi prodotti del luogo, frutta fresca, marmellate, pane fatto in casa e poi, pesce appena pescato! Tutti gli isolani sono anche pescatori e, volendo, portano i villeggianti a pescare con loro barche: un’esperienza davvero unica. Oppure, alla scoperta delle calette più nascoste e irraggiungibili, dove le numerose grotte ospitano decine di specie di pesci, tra cui pregiatissime cernie e soprattutto la preziosa foca monaca, animale protetto. Tra i villaggi assolutamente da visitare, si consiglia Maranovici, Sobra, Prozura, Babino Polje, Saplunara e infine, Polace un piccolo centro abitato, con l’insediamento romano di Palatium e l’antica basilica romana del v secolo: qui vive gente vera, dallo sguardo pulito, introvabile nelle città; gente che si accontenta di poco, che non lascerebbe mai questi luoghi e queste vecchie case di pietra. Basta una barca, l’orto, la vigna, quattro galline e tanta natura, circondati da folti ciuffi di rosmarino, lavanda e salvia.
Ritornati sulla costa non dimenticare assolutamente di visitare Ston e Mali Ston (Piccola Ston) due caratteristiche cittadine fortificate, collegate tra loro da un’antica cinta di 5 chilometri, chiamata la muraglia cinese d’Europa. Fondata dalla Repubblica Marinara di Ragusa, l’odierna Dubrovnik, tra il 1333 e il 1506, per proteggere le saline che costituivano un terzo del loro reddito, la muraglia di Ston e Mali Ston venne dotata di tre fortezze, di cui oggi sono visibili i resti delle tre torri e i camminamenti della grandiosa muraglia. Tra gli edifici più rappresentativi, il palazzo del Rettore e della Cancelleria, il palazzo Vescovile, il Monastero francescano con il chiostro, la chiesa di San Nicola e qualche costruzione in stile gotico rinascimentale. Dopo aver percorso almeno una parte di questa incredibile muraglia che permette di scoprire panorami inaspettati, si consiglia di assaggiare le ostriche che qui vengono allevate, qualcosa che supera la fantasia! Noi le abbiamo mangiate a Vila Koruna insieme ad altre varietà di molluschi, accompagnate da buon vino bianco fresco e dall’ospitalità del proprietario – allevatore Svetan Pejic’, orgogliosissimo del suo lavoro: perché qui ci vengono da tutte le parti del mondo per gustare le sue specialità.
Link: Visitare la Croazia | Vila Koruna
Testo e foto di Simonetta Bonamoneta RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM
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