Cosa vedere a Madrid | Mercado de Motores: originale e autentico

Una vecchia stazione di treni, trasformata in museo e conosciuta solo da appassionati e nostalgici, riprende vita il secondo week end di ogni mese a Madrid per ospitare la nuova edizione del Mercado de Motores. L’idea é nata ormai quasi due anni fa, nel novembre 2012, dalla giornalista Teresa Castanedo, rimasta affascinata dal mercato One Hanson Skylight di Brooklyn, allestito nell’antica sede di una banca. Il mercato spagnolo, originariamente, era stato inserito nella Nave de Motores della Metro di Madrid, un’antica fabbrica restaurata che negli anni Venti forniva energia alla linea metropolitana contigua. La risposta dei madrileni é stata cosí entusiasta che per il secondo anno si é dovuto cercare una sede piú grande, che fosse in grado di ospitare l’evento ma anche di offrire qualcosa di piú.

E cosí il mercato si é spostato un po’ a sud, in quella che é la Madrid autentica, molto vivace culturalmente con il vicino Matadero nella piazza di Legazpi. Ci troviamo a Delicias e lo spazio scelto é il Museo del Ferrocarril, che conserva al suo interno quattro locomotive e un piccolo museo di modellismo, ma dispone anche di un’ampia area all’aperto. Nella Madrid piú tradizionale e meno influenzata dal turismo, arriva un mercato che é invece molto europeo e ricorda quelli di East London. Per due giornate al mese il Museo del Ferrocarril resta aperto piú a lungo (11h-20h) ed é eccezionalmente gratis. Dal sabato mattina alla domenica sera le banchine si animano, come se la stazione fosse ancora attiva, risonante di voci dei viaggiatori che vanno e vengono. Stilisti e falegnami, pasticceri e ceramisti, espongono i loro prodotti rigorosamente originali, che devono essere stati realizzati a mano in Spagna.

É proprio in una stazione ferroviaria che il prodotto industriale é bandito. Se da una parte l’obiettivo é rilanciare il museo con il suo valore storico e diffondere le attività che realizza, dall’altra l’iniziativa vuole promuovere i commercianti esordienti, che presentano marche di decorazione, vestiario e design, caratterizzate da un’estetica o un concetto particolare. Tutto é curato nei dettagli e i prezzi non sono particolarmente bassi. Niente ricorda un mercato delle pulci e il motivo lo si scopre dopo: é stato scelto di dividere l’area professionale da quella dei rigattieri, che possono esporre materiale di seconda mano come vestiti, dischi, libri e strumenti musicali, solo all’esterno. Se siete appassionati di usato é questa la zona che dovete esplorare.

Dopo un primo giro di ricognizione, durante cui si possono visitare le antiche locomotive, verrete attirati all’esterno. Con le belle giornate primaverili il cortile é sovraffollato e si riempie di musica dal vivo: gruppi si alternano e si può mangiare all’aperto allietati dal piacevole sottofondo musicale. Ci si sistema ovunque e, se non si trova un tavolino libero, si mangia appollaiati su un’antica rotaia. Prima di andarvene potete visitare anche il Tren de la Fresa, il secondo treno realizzato in Spagna, nel 1851, che tuttora collega Madrid con Aranjuez, residenza reale estiva, ultima città a sud della Comunità Autonoma di Madrid. Il nome deriva dalla coltivazione tipica ribereña; la zona di Aranjuez é nota infatti per le grosse fragole e gli asparagi, che dovevano essere trasportati rapidamente alla capitale. Oggi le carrozze in legno sono perfettamente conservate; la tratta è funzionante solo durante la primavera e l’autunno, per i turisti incuriositi da un viaggio in un’altra epoca. Il Mercado de Motores torna il 10 e l’11 maggio: se passate da Madrid non perdetevelo, può essere una valida alternativa al celebre Mercado del Rastro, che col tempo sta perdendo carattere e originalità.

Info utili

Dove: Museo del Ferrocarril de Madrid – Pº. de las Delicias, 61 8045 Madrid

Come arrivare: Treno Cercanía – líneas C1 y C10, estación de Delicias | Autobus – 8, 19, 45, 47, 59, 85 y 86 | Metro – linea 3, estación de Delicias

Quando: Secondo week end di ogni mese. Prossimi appuntamenti: 10-11 maggio; 7-8 giugno; 12-13 luglio

Testo di Marta Mazzacano | Foto web (blog Ociososmadrid)

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