Bagno di Romagna, benessere a quattro stelle

Una piscina di acqua termale

Questo piccolo borgo, incastonato sull’Appennino tosco-emiliano nel parco nazionale delle Foreste Casentines, ha ben tre centri termali dove si curano artitri e infiammazioni di varia natura. Gli antichi consideravano miracolose e di origine divina le acque termali di Bagno di Romagna, dono prezioso e salutare dalle profondità misteriose della terra. Oggi, i geologi spiegano che non si tratta di dono “divino”, ma comunque di un piccolo “miracolo” della natura. Quell’acqua calda è infatti la pioggia caduta 10.000 anni fa nella parte centrale dell’Appennino tosco-romagnolo.

Durante questi millenni è penetrata nel sottosuolo per circa 2000 metri, si è riscaldata per effetto geotermico e infine arricchita. Attraversando strati rocciosi ha acquisito benefiche virtù, diventando un concentrato di elementi naturali attivi (zolfo, bicarbonato, sodio, potassio, calcio, magnesio, fluoro, cloro, litio, manganese, ferro, ammonio) e infine è risalita, lungo una faglia, fino a Bagno di Romagna. Qui sgorga a temperature fra i 39°C e il 47°C. Quando l’acqua poi riemerge viene allora chiamata  “fisiologica”, perchè contiene elementi attivi che corrispondono a quelli del corpo umano. Viene detta anche “medicamentosa” e quindi in grado di modificare e influenzare positivamente le condizioni del nostro benessere. Infine è “tollerabile” perchè non possiede gli effetti collaterali dei farmaci. L’acqua di Bagno di Romagna è in grado i curare alcune malattie e, soprattutto, di prevenirle poichè attiva le naturali difese dell’organismo.

Dopo un incredibile viaggio di diecimila anni, le preziose acque termali giungono, riscaldate alla temperatura di 45°C , nei tre centri termali di Bagno di Romagna, Terme Sant’Agnese, Euroterme e Terme Roseo, tutti ugualmente validi come proposte e pacchetti di soggiorno. Le acque sono di tue tipi: bicarbonato alcaline e sulfuree. Le bicarbonato alcaline permettono, grazie a svariate tecniche di applicazione (fanghi, grotte, bagni, idromassaggi, percorsi vascolari, cure idropiniche) la cura di numerosi disturbi quali atropatie croniche degenerative (ovvero artrosi, sciatalgie, periartriti, fibromalgie), malattie dell’apparato gastroenterico, insufficienze venose croniche, infiammazioni. Le acque sulfuree sono invece particolarmente indicate nei processi cronici delle vie respiratorie e per irrigazioni. Vale la pena ricordare che le cure termali sono convenzionate col Sistema sanitario nazionale per cui l’assistito paga un ticket di 50 euro per 12 giorni di trattamenti, naturalmente il soggiorno in hotel è a carico del cliente.  Il parco cure, sostenuto dalle modernissime attrezzature dei tre Centri termali, è completato ed ampliato con altre cure specialistiche ed estetiche: due giorni di massaggi e peeling fanno ringiovanire  e rimettere in forma anche chi ha superato  da un pezzo il mezzo secolo di vita. Le tre strutture termali sono dotate di piscine interne ed esterne riempite con acqua termale calda per una vera  e sana pausa di relax.

A Bagno di Romagna il benessere incontra la bellezza. I centri benessere dei tre hotel termali sanno coinvolgere completamente mente e corpo dei clienti in momenti di assoluto distacco dai problemi quotidiani verso oasi di totale relax. Si può lievitare tra le proposte dell’Oriental Spa, abbandonarsi alle emozioni di coppia nelle calde atmosfere del Raxal,  rilassarsi sopra le Nuovole termali e provare il particolare benssere dei Fiori di Bach. In parole povere, è possibile  ritrovare la parte più nobile di se stessi, quella che forse si è un pochino persa di vista in mezzo alla quantità di problemi quotidiani.

L’acqua e il fango delle terme non costituiscono l’unico biglietto da visita di questo delizioso borgo immerso nella natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Bagno di Romagna è infatti reso gustoso dalla gastronomia delle piccole locande e arricchito dalla spiritualità dei luoghi sacri, Eremo di Camaldoli e santuario de La Verna dove San Francesco ricevette le stigmate – che punteggiano i suoi dintorni.

E non manca neppure l’aspetto fiabesco: secondo un’antica credenza locale il bosco dell’Armina alle spalle del centro storico di Bagno di Romagna, è abitato da piccoli Gnomi, trasferitisi qui dalle grandi foreste del nord Europa per poter usufruire dei benefici della calda acqua termale. Essi vivevano in boschi umidi, privi di sole e, poichè soffrivano di dolori reumatici e articolari, incominciarono ad usare la preziosa acqua termale per curarsi e per curare anche tutti gli altri animali del bosco. Recentemente si dice che alcune guide montane hanno incontrato degli gnomi, li hanno visti nascondersi fra gli arbusti e dietro gli alberi, ma non sono mai riusciti a fotografarli. Hanno così raccolto tutti i racconti dei testimoni in un libro, che ha fatto conoscere lo gnomo Bagnolo, lo gnomo Mentino e i loro compagni ai bambini di tutto il mondo. Il posto dove le guide alpine hanno visto gli gnomi e trovato le tracce della loro presenza è attraversato da un sentiero  chiamato “Il sentiero degli gnomi” e segnalato da un cartello colorato.

Testo e foto di Graziella Leporati | RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM

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