Lo scenario toglie il fiato. Pareti di roccia scoscese, i faraglioni lanciati come giganti di pietra verso il cielo, archi di roccia, grotte naturali. Sembra di sentire il sussurro stregato delle sirene e si naviga persi nel tempo. La Costiera amalfitana, Capri, Ischia, gli angoli più belli del Mediterraneo. E’ una crociera che alterna il fascino di una natura prorompente ai richiami della gola, grazie a una strepitosa concentrazione di ristoranti pied dansl’eau. Per andare alla scoperta di questa regione leggendaria nulla di meglio che le barche in legno. Che siano caicchi di lusso per una crociera di più giorni o gozzi tradizionali per escursioni di una giornata, quello che conta è il fascino e il comfort che solo le imbarcazioni di questo genere possono offrire. Non lame che tagliano il mare, ma scafi che regalano emozioni.
Imbarco a Marina di Stabia e inizio navigazione alla volta di Capri dove si possono visitare Monte Solaro, Villa Axel Munte, Anacapri, la Grotta Azzurra e, ovviamente, un bagno sotto i faraglioni.
Lasciata Capri, si attraversa il braccio di mare che separa dalla Costiera e si naviga lungo la Riserva di Punta Campanella. Poche coste al mondo possono vantare la bellezza scenografica della Costiera Amalfitana: il paesaggio, la poesia dei villaggi, il clima da sogno. E’ un territorio verticale, avaro di pianure, che sfida la gravità con vertiginosi gradoni affacciati sul blu e affollati di viti e alberi di limoni. Su questi fazzoletti di terra esposta si aggrappano le case bianche o dai colori slavati dalla salsedine. Dal mare poi è uno spettacolo imponente, con le alte montagne che precipitano. A dispetto dei villaggi che ne punteggiano il profilo, rimane una costa selvaggia, ricca di calette e spiagge sperdute difficili, se non impossibili, da raggiungere via terra.
A Positano si dorme in rada e si scende a terra col gommone. Per quanto riguarda le tavole pieds dans l’eau, ecco il Ristorante Remmese, letteralmente in spiaggia, dove assaggiare gli strepitosi spaghetti con gli “scuncilli” (deliziosi frutti di mare tipici della zona). Di nuovo veleggiando, si arriva a Marina di Praiano dove non bisogna perdere l’occasione di cenare al ristorante Il Pirata. Dopo aver superato il fiordo di Furore, romantica location della storia d’amore fra Rossellini e la Magnani ecco, finalmente, Amalfi con il suo duomo incorniciato dalle terrazze di limoni. Si può scegliere se dormire in rada o attraccare il porto, in ogni caso bisogna scendere a terra per un po’ di shopping e per provare la storica trattoria Da Gemma da poco risorta ai massimi livelli gastronomici.
Lasciata Amalfi, una breve navigazione conduce alla cascata della Mormorata, uno dei segreti della Costiera riservati a chi naviga: precipita in due rami lungo un tratto scosceso e inaccessibile di scogliera, la si raggiunge con il tender per un tuffo indimenticabile. Infine Cetara, intima e raccolta, colorata di barche per la pesca delle alici che qui sono presidio Slow Food e danno quella “colatura” già nota ai Romani come garrum, che è pilastro della cucina locale.
Il Silver Star II è un veliero di grandissimo fascino, tutto in legno con quattro grandi cabine e uno chef vero e proprio a bordo. Ventiquattro metri di lunghezza armato ketch, varato nel 2006, spinto da due motori Iveco da 210 hp. A bordo ci sono tutte le comodità e i gadget necessari per rendere speciale una crociera: dall’aria condizionata individuale alla tv in cabina, dall’attrezzatura per la pesca, lo snorkelling e lo sci nautico, fino al kayak passando per i massaggi e i corsi di cucina. Ma sono gli spazi a bordo sia nelle cabine che sul ponte e la classe del servizio garantito dall’equipaggio di quattro persone, a rendere davvero sorprendente l’esperienza a bordo di questa nave.
Il Silver Star II non è l’unica opzione per visitare questa regione dal mare. Basti pensare al Maria Giovanna, caicco di grande charme, più volte scelto da Michelle Hunziker per le sue vacanze, oppure la goletta Deriya Deniz. Per chi preferisse una vacanza a terra con la possibilità di passare delle giornate in barca, niente di meglio che i gozzi sorrentini realizzati in legno dai mastri d’ascia del cantiere Aprea, veloci, sicuri e confortevoli ma assai più consoni all’atmosfera della Costiera rispetto a quei motoscafi ultramoderni che divorano atmosfera e incanto con la stessa velocità con cui consumano benzina.
Link utili: Plaghiacharter
Testo e foto di Marco Santini | RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM